Tettamanzi dona 9mila libri alla città e fa la predica su Tangentopoli

Novemila volumi. È la biblioteca personale del cardinale che alla vigilia della «pensione» ha deciso di regalare tutti i suoi libri alla biblioteca Sormani

Novemila volumi. È la biblioteca personale del cardinal Dionigi Tettamanzi, che alla vigilia della «pensione» ha deciso di regalare tutti i suoi libri alla biblioteca Sormani. Tra i testi tutti i libri scritti dallo stesso cardinal Tettamanzi e dal suo predecessore, il cardinale Carlo Maria Martini. Non solo. Guardando tra i novemila volumi si trovano per lo più testi di teologia, spiritualità, bioetica, ma anche numerose opere di esegesi biblica e dei Padri della Chiesa, così come di argomento storico e filosofico. Libri di studio e di consultazione che, conservati fino ad oggi negli appartamenti arcivescovili, saranno ora depositati alla Sormani, per essere collocati in un apposito fondo e destinati alla pubblica fruizione. Il trasferimento dei volumi è stato curato dai collaboratori del giornale di strada Scarp dè Tenis.
Domani alle 20 e 30 nel Duomo di Milano, con il Solenne Pontificale nella solennità della Natività della Beata Vergine Maria, la Chiesa ambrosiana saluterà ufficialmente il cardinale, che dopo nove anni di episcopato lascia la guida della diocesi al cardinale Angelo Scola. Tettamanzi, prima di congedarsi, in un’intervista a Famiglia Cristiana, parla con amarezza della situazione della città: «Gli anni della cosiddetta Tangentopoli pare che qui non abbiano insegnato nulla, visto che purtroppo la questione morale è sempre d’attualità. Ogni giorno, leggendo i giornali, si è portati a pensare che si stia sprofondando sempre più in basso».

E ancora: «L’immoralità è dilagante, a tutti i livelli della società, e pare che al peggio non ci sia più limite, che la catastrofe sia alle porte. Dovremmo però purificare lo sguardo, magari aiutati da mezzi di comunicazione più coraggiosi. Molti sono corrotti, ma non mancano gli amministratori onesti».

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