Tettamanzi in Duomo: oggi pomeriggio la Passione e l'Adorazione della Croce

Il cardinale guida le celebrazioni della Pasqua. Il monito del Giovedì Santo: «Chi compie il proprio dovere provoca meraviglia, come se non fosse normale». E intanto fa ristrutturare la sua futura casa a Triuggio, in Brianza

La Passione e Morte del Signore saranno celebrate oggi pomeriggio alle 17 e 30 in Duomo. Subito dopo seguirà l'Adorazione della Croce. A guidare la preghiera sarà l'arcivescovo, Dionigi Tettamanzi.
Il cardinale, che ha compiuto 77 anni il 14 marzo, anche negli ultimi mesi del suo incarico è sempre attivo nel suo ruolo pastorale e non rinuncia al contatto con i fedeli. Lo prova anche la decisione che ha preso sul luogo che lo ospiterà: andrà a vivere a Triuggio, nella casa di esercizi spirituali in Brianza dove c'è un grande andirivieni di fedeli.
Villa Sacro Cuore di Triuggio è la casa di spiritualità della diocesi che ha ospitato anche San Carlo Borromeo, come ricorda un'iscrizione in latino in una delle cappelle della grande casa. Triuggio è a pochi chilometri da Renate, città in cui il cardinale è nato. Dalla Curia fanno sapere che sono già iniziati i lavori di ristrutturazione dell'ala della Villa che ospiterà Dionigi Tettamanzi da cardinale emerito, ma non si sa ancora quando le stanze saranno pronte. Incerta la data per il trasloco, anche se si parla con una certa insistenza di settembre.
Il Papa sceglierà il nome del successore dopo aver consultato ancora una volta i vescovi in assemblea: è probabile che i milanesi sapranno chi sarà il prossimo erede di Sant'Ambrogio a inizio giugno. Il candidato più probabile rimane il patriarca di Venezia, il brianzolo Angelo Scola. Molto consolidata anche l'ipotesi che a succedere a Tettamanzi sia Gianfranco Ravasi, che però è molto impegnato come ministro della Cultura vaticana. Un profilo allo studio è anche quello del vescovo di Chieti, il teologo napoletano Bruno Forte. Se la scelta, come è più probabile, cadrà su un candidato espressione del territorio, sono in corsa anche il vescovo di Brescia, Luciano Monari, e il vescovo di Piacenza, Gianni Ambrosio.
Il cardinal Tettamanzi, nell'attesa del futuro, continua a regalare omelie dense ai milanesi. Come quella del Giovedì Santo, giorno dell'istituzione dell'Eucaristia e del sacerdozio, che si celebra anche con la lavanda dei piedi, il gesto di servizio che Gesù fece ai suoi discepoli nella notte prima della Crocifissione. «Chi compie il proprio dovere - in una parola, il servizio responsabile di sè agli altri - provoca una strana meraviglia, come fosse uno non normale» ha detto il cardinale.
Insomma, essere controcorrente oggi significa fare il proprio dovere. Il modello più diffuso è però un altro: «Normale è piuttosto chi non si pone al servizio degli altri, chi si lascia guidare dall'egoismo, dal proprio interesse d'ogni genere, e dunque dalla ricerca del successo e del potere, dalla brama del denaro e del piacere, dalla superbia e dall'affermazione di se stesso di fronte e contro tutti e sempre».

Inutile dire da che parte stanno la via, la verità e la vita: «È assolutamente necessario, è quanto mai urgente che sia la verità e non l'ipocrisia ad abitare nel nostro cuore e a brillare nel nostro vissuto quotidiano, nei nostri gesti concreti».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica