Roma - Il ministero del Lavoro non intende concedere alcuna proroga alla scadenza del 30 giugno prossimo, data entro cui i lavoratori dovranno decidere se lasciare il trattamento di fine rapporto in azienda o destinarlo ai fondi pensione, pilastro della previdenza complementare. Lo afferma Giovanni Pollastrini, consulente del ministro Cesare Damiano. "La scadenza è quella, non abbiamo intenzione di creare altra confusione a soli undici giorni ëdal 30 giugnoû e confidiamo di raggiungere l’obiettivo" spiega a un convegno milanese in riferimento al target di adesioni ai fondi pensione al 40% a fine anno, auspicato da Damiano.
"Resta il problema di quello che faremo dopo il 30 giugno, perché anche se entro fine anno raggiungeremo il 40% resta il 60% fuori" continua.
"Vedremo come affrontare la questione ma al momento la scadenza resta quella" conclude. Sull’adesione ai fondi pensione vige la regola del silenzio assenso: se il lavoratore non si pronuncia entro il 30 giugno il Tfr viene automaticamente destinato al fondo pensione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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