«Oggi è una giornata particolare». Sarò sfortunato ma ogni volta che vedo il tg di Mentana l’incipit è sempre drammatico, e si riferisce sempre a una giornata speciale e funesta. Dai tempi del bunga bunga ai tempi del borsa borsa, siamo sempre alle soglie di un disastro. Il tono è accorato, lo sguardo corrucciato, le labbra di Mentana sembrano reduci da una forte crisi di pianto dopo aver appreso le brutture della giornata. Ogni giorno i suoi capelli cedono al grigio con la stessa velocità con cui parla. Mentana incarna il Dolore Nazionale. Per carità, sappiamo bene che stiamo messi male e l’ottimismo è fuori posto.
Però Mentana ti porta sull’orlo della disperazione, ti fa capire che siamo alla frutta e non ci resta che toglierci la vita. Non escludo che Vasco Rossi si sia ridotto in quello stato depressivo perché seguiva La Mentana dolente delle Venti meno meno. Sbaglia però chi sospetta che Mentana voglia affossare Berlusconi spargendo aria cupa da fine impero. No, Mentana lo fa per alzare gli ascolti, abbassando il morale degli spettatori. Il tg ansiogeno di Enrico Settedisgrazie va forte.
Quando lui vanta il menu dei titoli del suo tg, dicendo che abbiamo tanta roba, fresca e scottante, è un gran piazzista di ascolti, dunque un figlio del berlusconismo, ramo sinistri.
Non discuto la sua bravura, del resto ho già detto che lo vedo spesso, seppure con la fascia nera al braccio. Però un Paese non può vivere a lungo piegato sul suo cordoglio. Deve liberarsi della sindrome Mentana e andare verso la vita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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