di Pedro Armocida
Possibile che non gli basti? E non parliamo dei classici 15 minuti di celebrità. Perché li seguiamo tutti i giorni e a tutte le ore. La loro ribalta è il Telegiornale, seguitissimo da milioni di persone su tutti i canali (secondo una recente analisi del Censis l80,9 per cento degli italiani li utilizza come fonte). Una platea irripetibile. Che dovrebbe incutere timore e soggezione. Invece i mezzibusti (geniale invenzione del «nostro» Sergio Saviane anche se ora li vediamo sempre più spesso in piedi, appollaiati su uno sgabello...) mettono in gioco la loro autorevolezza per qualche misero e narcisistico fotogramma cinematografico. Facendo finta di non sapere che, come si addice ai supereroi, «da grandi poteri derivano grandi responsabilità». E invece no. In unepoca tutta basata sullapparenza, apparire su un solo media non basta più. E così i nostri «giornali-star» si proiettano sul grande schermo. Con buona pace della commistione tra realtà e finzione. Ad esempio, cè da promuovere un nuovo film sugli alieni? Ecco pronta la conduttrice che lancia una finta notizia «ad hoc».
Sorprende però che a cadere in tentazione sia ormai sempre più spesso il Tg3 (ma anche Floris di Ballarò ha fatto una piccola parte nel recente e non memorabile Questa notte è ancora nostra) che ama ergersi a baluardo di una corretta e autorevole informazione. Per tacere della voce (in)dipendenza visto che, come vedremo, anche al cinema lex Telekabul è orientata naturalmente a sinistra. Così dopo il cameo dellanchorman di punta Maurizio Mannoni traslocato con lintera Linea Notte in Habemus Papam di Nanni Moretti, ecco che uno dei video più cliccati su Internet in queste ore (360mila visualizzazioni) ha come protagonista la conduttrice del Tg3 delle 19 Maria Cuffaro (ricordate? La «dark lady» che non piaceva a DellUtri) che infila, tra una notizia e laltra, lannuncio dellarrivo degli alieni con tanto di presa in giro ecclesiastica. Bene trattasi di una campagna pubblicitaria, cosiddetta «virale» ma vecchia come il cucco (Orson Welles con La guerra dei mondi alla radio addirittura nel 1938), che sta lanciando, attraverso il sito www.esseridiluce.it, il nuovo film di Gian Alfonso Pacinotti in arte Gipi, L'ultimo terrestre in concorso alla prossima Mostra dArte Cinematografica di Venezia.
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