Economia

Ti Media, crescono pubblico e perdite

Con gli ascolti aumenta anche la pubblicità: per La7 più 15%

Maddalena Camera

da Milano

Oggi Telecom Italia diffonderà i risultati del secondo trimestre e dei primi sei mesi appena trascorsi. Per il gigante delle tlc il trimestre dovrebbe chiudersi con un fatturato a 7,8 miliardi di euro in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. «La crescita dovrebbe essere leggermente inferiore a quella del primo trimestre - ha spiegato Carmelo Pappalardo analista di Rasbank - per effetto di un rallentamento dei risultati in Brasile che nel primo trimestre avevano beneficiato di un effetto di cambio molto positivo». A pesare sui conti della società guidata da Marco Tronchetti Provera c’è naturalmente il taglio delle tariffe fisso-mobile. «L’entrata in vigore delle nuove tariffe - ha aggiunto Pappalardo - è dell’ottobre 2005. Sul trimestre in corso pesa anche la liberalizzazione del 12, le informazioni al telefono, che avranno un impatto negativo sul fatturato». Mentre i conti di Telecom dovrebbero essere sostanzialmente stabili, dato che la crescita della banda larga, dell’Umts e dei nuovi servizi sono riusciti a bilanciare il calo generalizzato delle tariffe, il debito è stimato invece in peggioramento a oltre 41 miliardi da 39 per effetto stagionale delle imposte e dei dividendi pagati. Ieri il titolo Telecom che dall’inizio dell’anno ha fatto segnare un calo del 15% è salito del 2,7%. Per Rasbank l’indicazione è «Buy» a 2,6 euro in decisa salita rispetto ai 2,15 attuali.
Ieri una tornata di risultati è stata anticipata da Telecom Italia Media che ha chiuso il primo semestre con fatturato in aumento ma una perdita in crescita. Il fatturato del gruppo è salito del 17,1% a 97,8 milioni di euro grazie soprattutto all’incremento pubblicitario dell’emittente televisiva La7. A pesare sul margine lordo c’è però il costo sostenuto per i nuovi canali con la tecnologia del digitale terrestre, come ad esempio La7 sport, che però ha prodotto anche maggiori ricavi con la vendita delle partite a pagamento. Il risultato operativo evidenzia un peggioramento: si passa infatti a meno 79 milioni da una perdita di 67,5 milioni. Pesa l’ammortamento della nuova rete tv (Elefante) acquisita a fine 2005 e dagli investimenti sulla rete digitale. Per l’amministratore delegato Enrico Parazzini il dato più «eccezionale è il progresso dell'audience de La7 in un mercato pressoché fiacco». Nel primo semestre 2006 l'ascolto della rete ha messo a segno una crescita a doppia cifra (più 15%), portandosi al 3% dal 2,6% del primo semestre 2005. Il miglioramento degli ascolti, rispetto al 2005, è particolarmente significativo nelle fasce serale (+20%), preserale (+27%) e in quella del primo mattino (+48%). E intanto la Banca europea degli investimenti (Bei) ha approvato il 18 luglio un finanziamento da 100 milioni a fronte del programma di investimenti Ti Media nella rete digitale terrestre. Il piano riguarda gli investimenti del periodo 2005-2007 per complessivi 280 milioni.

Ieri il titolo Ti Media è sceso del 2,5%.

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