Ticket antismog, l’Osservatorio fa ricorso al Tar

«Un atto terribile, sbagliato e scorretto». Non usa giri di parole il direttore dell’Osservatorio di Milano Massimo Todisco per descrivere il ticket anti-smog promosso dal sindaco Moratti. «Un provvedimento - prosegue Todisco - che nulla ha a che vedere con la nostra cultura: facendo pagare il ticket d’ingresso ai cittadini, sostanzialmente si vende la possibilità di inquinare e si monetizza la nostra salute». Per questo motivo l’Osservatorio di Milano - in collaborazione con l’avvocato Claudio Linzola - presenterà un ricorso al Tribunale Amministrativo contro l’entrata in vigore del ticket. A completare la manovra legale, infine, Todisco presenterà anche un lungo elenco di firme di milanesi assolutamente contrari alla «pollution charge», come promesso da vari consiglieri di zona 1, 2, e 3 che hanno abbracciato l’operato di Todisco. Perché, secondo Claudio Linzola, l’avvocato che entro la fine del mese presenterà formalmente ricorso al Tar, «la delibera del 20 luglio scorso che definisce prezzi, tempi e categorie di pagamento del ticket non sta in piedi giuridicamente per più di un motivo: in primo luogo il provvedimento doveva essere approvato dal Consiglio comunale, come tutti i provvedimenti che istituiscono nuove tariffe, e non dalla giunta. L’azione unilaterale del Comune è del tutto inutile, irrispettosa della legge regionale, in quanto il problema del Pm10 riguarda un’area ben più vasta di quella della Cerchia dei Bastioni. Gli atti della Giunta sono, infine, impugnabili in quanto discriminano i cittadini sulla base del censo - chi può permettersi un’Euro 4 non paga il ticket - e del luogo di residenza - chi risiede in centro paga solo per poter entrare ed uscire dal garage -». E se anche questo non bastasse a fermare la Moratti, Todisco ha pronta una nuova freccia per il suo arco.

L’Osservatorio, infatti, con la collaborazione dello Studio legale Spazzali, sta valutando anche la possibilità di una querela alla Procura delle Repubblica nei confronti del Sindaco Moratti, per commercio di sostanze velenose, nel caso in cui il provvedimento trovasse attuazione.

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