Ticket, in arrivo nuove linee autobus in città

Il pedaggio di ingresso compensato da un potenziamento dei mezzi di superficie. Polemica tra il ministro delle Infrastrutture e i Verdi

Nuove linee di autobus in arrivo. E i mezzi di superficie saranno potenziati contemporaneamente all’introduzione del ticket antinquinamento per le auto che entreranno a Milano. I varchi elettronici saranno operativi da aprile-maggio, la sperimentazione partirà due o tre mesi prima e sarà accompagnata da un aumento dei mezzi e dei percorsi. La promessa arriva dall’assessore ai Trasporti, Edoardo Croci, e è garantita da uno studio sui flussi di ingresso a Milano che sarà presentato ufficialmente in settimana. L’intenzione del Comune è di rendere accessibile la città ai pendolari attraverso i mezzi pubblici da subito, da gennaio o febbraio, in ogni caso dalla data in cui entrerà in vigore la sperimentazione.
Le nuove linee di autobus (dove sarà possibile, mezzi ecologici) saranno sia interne che extraurbane, per agevolare al massimo i pendolari che spesso sono costretti a usare più di un mezzo per arrivare dall’hinterland fino al luogo di lavoro. Tempi inevitabilmente più lunghi per le nuove linee della metropolitana, anche se Croci garantisce che i lavori per la linea 5 partiranno da gennaio 2007, seguiti a breve distanza da quelli per la linea 4. L’assessore lancia un appello al ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro: «Ci aiuti a realizzare le nuove metropolitane, che lui stesso ha definito una priorità».
Alla festa dell’Unità di sabato sera, però, Di Pietro ha criticato la tariffa di ingresso per le auto inquinanti, definendola «una tassa sul lavoro». Parole che, oltre a non essere condivise dagli ambientalisti e dai Verdi (sono subito arrivate le prese di posizione del presidente cittadino, Carlo Monguzzi), sono contestate dall’assessore ai Trasporti: «È vero esattamente il contrario: arrivare a Milano con i mezzi privati costa molto di più che con il mezzo pubblico. Il nostro obiettivo è proprio convincere chi abita nell’hinterland a usare autobus e metropolitane. Alla fine, li faremo risparmiare».
Secondo i calcoli dell’assessorato, tra benzina, usura del mezzo e parcheggio, arrivare a Milano in auto costa 20-25 euro, cifra molto più alta di quella che spende chi ricorre ai mezzi. Croci non nega le carenze milanesi, ma assicura che il potenziamento del servizio («dell’Atm ma anche delle società private che operano nel settore») arriverà di pari passo con il ticket: «Partiranno subito nuove linee di superficie, sia interne che extraurbane, inoltre faremo aumentare la frequenza delle corse». Inoltre, come ribadito da tempo, «i proventi del ticket saranno interamente destinati a infrastrutture e ambiente».
Tesi che si fanno largo anche a sinistra. Il ministro degli Affari regionali, Linda Lanzillotta, si è già pronunciata a favore del ticket milanese. Il verde Monguzzi, così come già fatto da legambiente, insiste per il sì e invita solo «a non accelerare già a gennaio».


Il Comune non sembra disponibile a fare barricate sulla data. «Gennaio era una data simbolica, ma se invece sarà febbraio non importa» assicura Croci. L’importante è che per quel giorno l’arrivo a Milano sarà possibile con i mezzi.

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