Gli effetti dellEcopass, preventivati e no, iniziano a farsi sentire. Dopo il terzo giorno dallentrata in vigore del provvedimento che limita lingresso degli automezzi più inquinanti al centro cittadino, i primi rilevamenti delle centraline dellArpa premiano liniziativa di Palazzo Marino. Nella serata del 3 gennaio sono stati infatti registrati valori di Pm10 al di sotto della soglia di attenzione (50 milligrammi per metro cubo), sia a Milano che nella provincia.
Le buone notizie per la giunta Moratti finiscono però qui; cè già chi ha calcolato gli effetti, per ora negativi, che lEcopass ha avuto sulleconomia cittadina. Secondo lOsservatorio di Milano, che ha annunciato per venerdì prossimo la pubblicazione di un bollettino settimanale «sui disagi causati dallEcopass e patiti dai cittadini di Milano e provincia che si rivolgono al centralino dellOsservatorio», le conseguenze sul commercio di alcuni esercizi del centro sono negative.
«A ottanta commercianti che hanno aderito al ricorso al Tar promosso dallOsservatorio e che hanno la loro attività nella zona interessata dallEcopass - ha spiegato Massimo Todisco, direttore dellOsservatorio - è stato chiesto se il provvedimento del sindaco ha inciso sulla loro attività economica. Per i bar sentiti le perdite economiche hanno oscillato intorno al 30-35%. I locali hanno anche accusato difficoltà nellapprovvigionamento di merci e nel reperire artigiani per piccoli lavori di manutenzione». Secondo lindagine la perdita per i ristoranti è stata ancora più alta, assestandosi intorno al 40%.
Se Todisco raccoglie dati, lAdiconsum, associazione dei consumatori legata alla Cisl con oltre 122mila associati, è già sul piede di guerra. «La nostra associazione è pronta a farsi promotrice dei ricorsi alla magistratura» ha annunciato il segretario milanese Tommaso Di Buono. «Perché non basta - ha spiegato Di Buono - ritenersi creditori per esigere una multa: lente pubblico deve mettere il cittadino in condizione di adempiere al pagamento di quanto dovuto, altrimenti compie un abuso».
Alle denunce di Adiconsum si è associato Alberto Palazzo, coordinatore regionale dellassociazione dei consumatori Codici, che ha posto laccento sullinsufficienza del servizio di trasporto pubblico: «Ci aspettavamo maggiore efficienza da parte della macchina comunale. I mezzi pubblici latitano, infatti lAtm ha mantenuto lorario feriale nonostante sapesse dellintroduzione dellEcopass e della relativa promessa di potenziamento del trasporto pubblico».
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