"Ticket in tangenziale o con i tagli e la crisi addio grandi opere"

Il presidente della Provincia rilancia sul pedaggio Un piano anti-sprechi per far fronte alla manovra

Consulenze, sponsorizzazioni, la partecipazione già garantita a una serie di progetti ed eventi. Tutto da rivedere. «Siamo costretti a fare con più forza la lotta agli sprechi, a scegliere quello che è obbligatorio e rinviare a tempi migliori tante altre iniziative», ammette il presidente della Provincia Guido Podestà. Un mese dopo il via libera a un bilancio di previsione 2010 che aveva già definito «di lacrime e sangue», la Provincia deve ri-fare i conti con tagli dettati dalla Finanziaria. E rispunta, tra le novità della manovra, quell’ipotesi di introdurre il pedaggio sulle tangenziali che già era stata lanciata mesi fa da Podestà. Con un seguito di polemiche da parte anche di esponenti del Pdl. «Io dissi allora che abbiamo assolutamente bisogno di prolungare le metropolitane se vogliamo che 700-800mila pendolari entrino in città con i mezzi e l’aria sia più respirabile. Sono infrastrutture che non si pagano da sole ed è ancora più evidente oggi che in un momento tale di crisi il bilancio dello Stato non può fornire le risorse sufficienti. Il ticket è una delle ipotesi allo studio, ma le risorse devono essere finalizzate e vincolate a quello scopo». E chi disse ridirà di no a questa ipotesi anche in casa Pdl? «Se altri hanno idee migliori le dicano, discutiamone. Ma non possiamo far finta di niente e non risolvere il problema» ammette.

Favorevole all’abolizione delle piccole Province («ma senza escludere le regioni a statuto speciale e le zone di confine») Podestà ritiene che per risparmiare e evitare la duplicazione degli enti sarebbe ora di passare alle Province una serie di funzioni «in capo ad esempio a consorzi e comunità montane».

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