Tifo «Presto portatemi a San Vittore che inizia Inter-Barcellona»

Calcio, calcio e ancora calcio. Aveva le valigie già pronte per andare in carcere, perché per lui, la cosa più importante era vedere la partita dell’Inter, a casa o in cella era assolutamente indifferente: una passione è pur sempre una passione, no?
Era già il tardo pomeriggio di ieri quando G. C., 50 anni, residente a Casalpusterlengo (Lodi), ha aperto la porta ai carabinieri di Codogno (Lodi). L’uomo era agli arresti domiciliari per il furto di una borsa in un centro commerciale in provincia di Milano e aveva un fitto curriculum di reati, commessi in tutta Italia.
Sul suo capo pendevano una ventina di sentenze di condanne passate via via in giudicato, e quindi diventate definitive, per fatti commessi dal 1983 al 2009, per un totale di sette anni e tre mesi di carcere da scontare. L’unica sorpresa di G.C. è stata apprendere l’entità della pena, maggiore dei tre anni da lui immaginati.
Tuttavia l’uomo si è subito consolato pensando alla sua squadra del cuore e alla partita che si apprestava a vedere. E tutti i brutti pensieri maturati nella sua mente si sono dileguati come d’incanto. Quindi G. C.

ha chiesto ai carabinieri di accelerare le pratiche di notifica per andare con urgenza al carcere di Lodi, per vedere la partita di Champions Leaugue Inter - Barcellona, che iniziava alle 20.45. Chi lo avrebbe mai detto che c’era un uomo così felice dietro le sbarre?

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