da Milano
Quando i bisonti della strada si imbizzarriscono non cè modo di correre ai ripari; puntualmente, lo sciopero dei tir significa la congestione totale del traffico nazionale. Da Nord a Sud, unincredibile serie di code e rallentamenti ha salutato il primo giorno di astensione dal lavoro degli autotrasportatori, che hanno dimostrato ancora una volta di sapere come mettere in ginocchio un intero Paese: con i 150 presidi disseminati lungo tutto lo stivale, la protesta, scattata alla mezzanotte di ieri, ha causato il blocco di tutti i principali varchi di accesso ai porti, così come dei valichi e degli snodi autostradali strategici. Ed è solo il primo giorno: il blocco dovrebbe continuare fino a venerdì, a meno che lincontro di questa mattina dei sindacati a Palazzo Chigi non ponga fine alla protesta.
In Veneto gli autotrasportatori hanno presidiato per molte ore la tangenziale di Mestre, causando 16 km di coda. Sulla Milano-Brescia sono state registrate code nei pressi di Capriate, Seriate e Bergamo, mentre sullA7, tra Genova e Bolzaneto, per diverse ora la circolazione si è bloccata in entrambi i sensi. Gli oltre duemila camionisti che hanno preso dassalto la frontiera di Ventimiglia non si sono limitati a incrociare le braccia: dopo aver intasato lautoporto e i piazzali vicini allautostrada per la Francia, hanno impedito laccesso ai colleghi francesi e spagnoli. Circolazione in tilt anche alle porte di Roma, dove il traffico in entrata da nord è stato bloccato per tutto il giorno. Impossibile anche solo prendere in considerazione di viaggiare sui tratti autostradali del meridione. Il bollettino dellAnas parlava di «blocco dei principali svincoli sia in direzione Nord sia in direzione Sud».
Secondo i sindacati le motivazioni dello sciopero stanno nella mancata attuazione, da parte del Governo, degli impegni assunti nel febbraio scorso e nel mancato inserimento in Finanziaria delle risorse necessarie a rendere più competitivo il settore. I sindacati chiedono una migliore regolamentazione sui costi d'impresa e sulle tariffe, leliminazione dellabusivismo e un maggior controllo sui rincari del gasolio.
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