Tirrenia va verso lo sciopero: salgono i timori sulla cessione

Sale la tensione sulla vertenza Tirrenia. È confermato per domani lo sciopero di 24 ore dei lavoratori del gruppo, che chiedono chiarezza e garanzie nel processo di privatizzazione della società. Una protesta indetta da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl, che intensifica il pressing delle organizzazioni sindacali sul governo in vista dell’incontro convocato dal ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, per il 16 giugno e delle scadenze imminenti del processo di privatizzazione. Dopo la presentazione dei piani industriali, la tabella di marcia prevede, infatti, il termine del 18 giugno per la comunicazione della eventuale costituzione di cordate tra i potenziali acquirenti e del 28 giugno per la presentazione delle offerte vincolanti. In gara sono rimasti solo tre candidati: il fondo britannico Cinven, il fondo italiano F2I, e la cordata guidata dalla Regione Sicilia e dall’armatore Salvatore Lauro.

In base al bando di gara (advisor della procedura è Unicredit) la società pubblica Fintecna (100% Tesoro) cederà il 100% delle azioni di Tirrenia di navigazione, che a sua volta controlla il 100% di Siremar, la compagnia di navigazione per le isole minori siciliane che la Regione Sicilia non ha accettato di rilevare gratuitamente prima dell’avvio della procedura. Ora, però, è interessata a rilevare insieme Tirrenia e Siremar.

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