(...) Un appuntamento che rischia di restare storico proprio perché non verrà più ripetuto in futuro. E che sembra soprattutto riservato a quel pubblico di appassionati deciso a «ripassare» la colonna sonora della propria vita, godendosela come unopera classica. Con tutti i tempi dei grandi eventi. E magari anche senza le «contaminazioni» dello stadio o del palasport. Centosessanta minuti di ouverture, preludi, interludi, passaggi musicali e canzoni, che si fondono gli uni negli altri, senza soluzione di continuità, resi ancora più particolari dagli eccezionali camei vocali e strumentali di grandi nomi della musica italiana, dal pop al rock, dal jazz alla musica operistica e a quella per il cinema: da Mina a Ornella Vanoni, da Laura Pausini a Giorgia; a Morandi a Cocciante, da Venditti a Bennato, a Jovanotti; da Bocelli a Ennio Morricone a Luis Bacalov, da Alice a Franco Battiato; da Angelo Branduardi a Pino Daniele; da Ivano Fossati a Fiorella Mannoia e Eugenio Finardi; da Enzo Jannacci a Renzo Arbore; dalla PFM ai Pooh a Ron; da Stefano Bollani a Giovanni Allevi a Danilo Rea, da Paolo Fresu a Stefano Di Battista.
Cinquantadue brani, più i bis. E qui sta laltra grande novità dellevento. Perché il pubblico non dovrà solo richiamare fuori Baglioni per chiedergli di non smettere troppo presto di emozionare. Dovrà scegliere anche cosa ascoltare ancora. Ne foyer del Carlo Felice, su pannelli che riproducono il muro Q.P.G.A., ci sarà una lista con i titoli di alcune della canzoni d'amore del repertorio di Claudio Baglioni.
Tocca al pubblico scegliere il più bel piccolo grande amore
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