Tokio e Pechino «preoccupate» per la Nord Corea

da Pechino

La Cina e il Giappone hanno fatto un passo verso la riconciliazione durante la «storica» visita a Pechino del nuovo primo ministro giapponese Shinzo Abe, ma i contenziosi tra i due Paesi restano numerosi e la minaccia nordcoreana di un test nucleare complica le cose.
Onori militari e, privilegio raro, più di tre ore di colloqui con i tre principali dirigenti del regime comunista cinese per Abe, conservatore, nazionalista, ma pragmatico, che è stato ricevuto in successione dal suo collega Wen Abao, dal presidente Hu Jintao e dal presidente del parlamento Wu Bangguo.
«Le due parti esprimono la loro profonda inquietudine a proposito della situazione recente nella penisola coreana, ivi compresa la questione dei test nucleari», hanno detto i due governi in un comunicato congiunto. I dirigenti cinesi hanno infine accettato, in via di principio, l’invito a recarsi in Giappone. Dopo Pechino, Abe oggi avrà un altro storico summit, in Corea del Sud.
Intanto, mentre il Mondo aspetta di sapere cosa accadrà col fiato sospeso, la Corea del Nord ha celebrato ieri in gran pompa i nove anni al potere del suo «Caro leader», Kim Jong-il.

I media nord-coreani d'altra parte non fanno menzione alcuna dell'esperimento nucleare promesso martedì dal regime.
Fonti nordcoreane citate da Seul avvrebbero anche detto che il test potrebbe essere annullato se gli Usa accettassero di tenere dei colloqui bilaterali.

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