Cronaca locale

«Dalla tolda del Touring vi spiego come cambia il mondo del turismo»

«Dalla tolda del Touring vi spiego come cambia il mondo del turismo»

Come cambia il turismo dalla tolda del Touring? lo abbiamo chiesto a Silvestro Serra, classe 1950, da questo gennaio direttore responsabile delle tre pubblicazioni del club (“Qui Touring”, “Speciale Qui Touring”, e “Touring Junior”). Lo incontriamo nello storico palazzo di Corso Italia 10 in pieno centro a Milano dove, da oltre un secolo, ha sede la prima associazione privata (e auto finanziata) che ha come obbiettivo quello di offrire ai quasi 350mila, una rete di contatti e servizi per conoscere, scoprire e viaggiare.
Qual è la missione del mensile del Touring Club e quale il suo ruolo di nuovo direttore?
«Oggi che tutto è su Google map bisogna stare al passo coi tempi, e quindi trovare nuovi strumenti e capacità di rivolgersi alla gente pur mantenendo lo spirito e i valori dei padri. Il Touring Club fu fondato nel 1894 per diffondere il turismo nella Penisola, basti pensare alle gloriose guide rosse (le prime guide in italiano, le sole a girare erano inglesi o tedesche). Aprì molte nuove strede e idee».
Già, parliamo di Federico Johnson e Luigi Bertarelli, i giovani fondatori del Touring che già alla fine dell’800 puntarono sulla bicicletta e addirittura, per i tempi, al viaggio sulle due ruote. Come è cambiato il turismo dal 1894 ad oggi?
«Certe idee, che sono alla base del Touring da sempre, come il rispetto per l’ambiente e la cultura che si sta venendo a conoscere, oggi sono sempre più condivise. Però il concetto di viaggio è cambiato: non è più un fatto elitario, e include tanti diversi aspetti simultaneamente. Se si va a scoprire un luogo si presta attenzione non solo alle opere d'arte ma anche alla cucina, alla gente che lo abita, alle tradizioni, al design... L’idea stessa di cultura insomma si è molto allargata, e internet ha favorito questo ampliamento di vedute. E’ tutto più semplice e immediato».
A chi e cosa darete spazio?
«Daremo spazio alle esigenze di un nuovo lettore, anche giovane, sensibile al fenomeno del low cost, ad esempio, che oggi è da considerarsi un preciso modo di viaggiare, un valore, quasi un trend, una persona che non si limita certo all’acquisto del biglietto aereo scontato. Anche i viaggi low cost, infatti, sono da organizzare in ogni dettaglio. Il fatto che si paghi meno non è sempre sinonimo di bassa qualità. Oggi esistono tante nuove possibilità, sempre grazie al web. Pensiamo al nuovo servizio “CouchSurfing” (www.couchsurfing.org): si può organizzare un intero viaggio trovando ospitalità sui “divani” nelle case dei molti giovani iscritti al sito in tutto il mondo.

E il nostro giornale considererà e darà spazio anche a questi nuovi modi di viaggiare».

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