Tomba tace la mamma no: «Non è giusto»

Lui non se l’aspettava di certo. Forte anche del sostegno degli sponsor, Alberto Tomba riteneva che il ruolo di ultimo tedoforo gli aspettasse di diritto, per le medaglie olimpiche vinte e anche per una certa immagine simpatica che in tanti anni di carriera (e di vittorie) era riuscito a crearsi. Così, quando nel pomeriggio, a poche ore dalla cerimonia di inaugurazione, si è saputo che a quel ruolo era stata designata Stefania Belmondo, piemontese, dal clan del bolognese sono partiti borbottii seccati e infastiditi. «Niente commenti fino a domani» è stata la dichiarazione di Tomba, che fra l’altro è membro del comitato organizzatore dei Giochi. Per lui ha parlato subito la mamma, Maria Grazia: «Avrei trovato più giusto se ad accendere la fiamma olimpica nello stadio fossero stati tutti e due, Alberto e Stefania».


Giornata non fortunata, quella di ieri, anche per il presidente del Coni, Mario Pescante, che puntava alla vicepresidenza del Cio ed è stato battuto (57 preferenze contro 34) dal tedesco Thomas Bach. Pescante però, con 47 preferenze, ha avuto almeno la soddisfazione di entrare nell’esecutivo del Cio, l’organismo olimpico mondiale.

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