Tondo: «Otto anni per la terza corsia»

«Forse otto anni, addirittura. Di sicuro, più di cinque. Non ci metteremo di meno per costruire la terza corsia dell’A4 da Venezia a Trieste. Per cui i vacanzieri si armino di pazienza e si mettano l’animo in pace. Perché alle lunghissime code e ai gravi disagi, come quello dell’altro giorno, dovremo rassegnarci. Non c’è e non ci sarà alternativa nel futuro prossimo».
Dopo il sabato da bollino rosso per il traffico, una domenica che si tinge di colore nero per Renzo Tondo, il presidente del Friuli Venezia Giulia, nominato all’inizio di quest’anno commissario per la terza corsia della A4. Il patron soffre il pressing delle polemiche, ma reagisce attaccando: «Io penso soprattutto al futuro e, quindi, a come velocizzare l’avvio lavori. Per il resto, non mi curo delle critiche e tiro dritto per la mia strada».
Adesso, infatti, la parola d’ordine è una soltanto: accelerare l’apertura dei cantieri. Per il momento è stato appaltato soltanto il primo tratto Villesse-Gorizia. «I lavori cominceranno entro la fine dell’anno». Nel 2010, invece, inizierà la costruzione della terza corsia da Quarto d’Altino a San Donà del Piave. Poi i lavori proseguiranno, passo dopo passo, da ovest a est: San Donà-Alvisopoli, Alvisopoli-Gonars, Gonars-Villesse. L’ultimo pezzo di autostrada in direzione Trieste, invece, è già a tre corsie.
Tondo, politico e imprenditore, per formazione e cultura è uomo pragmatico e realista e non nasconde che «ci sono i tempi tecnici per la realizzazione dell’opera» lungo i 110 chilometri di autostrada da Venezia a Trieste che non ammettono scorciatoie. «Va ricordato però che i lavori in corso non su un nuovo tracciato, come è accaduto per il Passante di Mestre, di solito vanno avanti più lentamente».
L’investimento per la nuova opera sarà ingente. La spesa complessiva prevista è di oltre due miliardi di euro. Una montagna di soldi che graverà sul portafoglio della società Autovie Venete, che per l’87 per cento è controllata dalla Regione Friuli Venezia Giulia. «Che tradotto vuol dire che i lavori li paghiamo di tasca nostra», scandisce Tondo.
Questi i progetti futuri per migliorare la grande viabilità della sua Regione, ma il presidente-commissario non digerisce il clima di sospetti adombrato dai vertici dell’Anas con l’intenzione di dare avvio ad un’ispezione, per verificare le cause del maxi ingorgo avvenuto sabato sulla rete autostradale del Nord Est.


«Non colgo il senso dell’inchiesta disposta dal presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, sulle code dello snodo di Mestre - osserva Tondo -, perché è evidente che il problema sta nella terza corsia della A4, e ciò è ancora più evidente dopo l’apertura del Passante di Mestre, che ha velocizzato tutte le percorrenze, ma non ha risolto il problema delle code, che persiste ancora a causa dell’imbuto tra lo stesso Passante, che è a cinque corsie, e l’A4 Venezia-Trieste che è invece a due. Per cui l’ispezione, per me, è semplicemente inutile».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica