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«Toni? Bravo, ma ha una certa età...»

Contro il Parma il tecnico cerca la vittoria numero 100

nostro inviato ad Appiano Gentile

«Lo scambio fra Toni e Adriano è impossibile: uno ha una certa età, l’altro è più giovane». Poiché a dire che Toni ha una certa età è stato Roberto Mancini, non il procuratore di Adriano, la considerazione suona come definitiva sepoltura. Ci sarà sempre un buon motivo per tornarci sopra, ma proprio ieri Mancini ha tentato di spiegare come all’Inter non ci sia emergenza attaccanti e neppure un terremoto in vista: «Non credo succederà tutto quanto è stato ipotizzato. L’unica situazione particolare è quella di Crespo perché lui è del Chelsea e quindi se Abramovich lo rivuole non possiamo farci niente. Noi vorremmo restasse e lui vuole l’Inter, ma decide il Chelsea. Un calciatore che lascia Londra per venire a Milano la sua scelta l’ha già fatta, adesso però lo rivogliono perché lui è bravo. Faremo il possibile per tenerlo ma lasciamo perdere quello che successe al Milan». Nessun commento neppure sulle voci di un interessamento del club di via Turati verso Cruz, e nessun commento su Alvaro Recoba che oggi va in panchina e appare sempre più come la sorella abbandonata nel retrobottega. Ma proprio il Parma è una di quelle partite che El Chino risolve dalla panchina con una delle sue magie. Rimane Ibrahimovic che Mancini rifiuta di vedere come unica certezza dell’Inter 2007/08. In realtà sembra proprio che tutti abbiano una gran fretta di chiudere alla svelta questo campionato: «Non c’è lo stesso entusiasmo dell’Inter di Trapattoni? Gli interisti hanno paura che succeda qualcosa. Adesso poi vogliono far partecipare la vincitrice della Coppa Italia alla Champions league: volete vedere che non la vinciamo più?». E ride. Arriva il Parma, distacchi abissali, il record dei cento punti e anche quello della sua centesima vittoria sulla panchina dell’Inter, è a 99: «Non so cosa abbia detto Adriano a Ronaldo - ha risposto sulla storia del club che non tutela i suoi giocatori -. Come faccio a commentare una cosa che non so e francamente...».

Questa Inter il ciclo lo ha già aperto.

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