Toni lo spaventa, Adriano scappa

Sa che l’Inter vuole il bomber viola e dal ritiro dice: «Solo nella Seleçao sto bene». Poi fa retromarcia: «Tornerò in nerazzurro per vincere»

Gian Piero Scevola

Ci risiamo. Lontano dall’Inter, Adriano ritrova il sorriso e la gioia di vivere. Potenza della Seleçao, della maglia verdeoro della nazionale brasiliana e della possibilità di vincere qualcosa, nientemeno che un titolo mondiale, vista l’avarizia in nerazzurro di successi che contino qualcosa. «Io mi trovo bene solo quando sono con la nazionale», ha detto Adriano ai media brasiliani dal ritiro a Weggis in Svizzera. «All’Inter non mi diverto, qui invece sono calmo e sereno. I miei compagni mi amano e io amo loro. C’è un grande senso di tranquillità». Poi l’affondo che dovrebbe far saltare sulla sedia Moratti: «Se l’Inter decide di vendermi dopo i mondiali, spero solo di trovare un team che mi dia modo di esprimermi».
Il riferimento neppure troppo implicito è ovviamente a Roberto Mancini, con cui non ha mai avuto un grande feeling. E a peggiorare la situazione di Adriano in casa Inter si è messa pure la trattativa molto avanzata per portare Luca Toni in nerazzurro: un contratto di 3 anni a 4 milioni netti a stagione (rispetto a 1,8 milioni che gli dà la Fiorentina). Viste le probabili difficoltà dei viola nei prossimi processi sportivi e malgrado il no secco della dirigenza fiorentina sulla possibilità di cederlo, le possibilità che Toni sbarchi a Milano sono in netto rialzo. Adriano si sente retrocesso e sta pensando a Madrid.
Ed è un film già visto, il remake di una brutta storia che i tifosi nerazzurri hanno amaramente vissuto: dopo Ronaldo 2002, ecco Adriano 2006. C’era un mondiale di mezzo allora, conquistato dal Brasile in Giappone con Ronaldo capocannoniere; ce n’è un altro adesso in Germania e a Madrid stanno già preparando il colpaccio. Nella prima decade di luglio si terranno le elezioni del nuovo presidente che dovrà prendere il posto del dimissionario Martin e il gruppo dell’ex numero uno Florentino Perez si presenterà con l’acquisto di Adriano come il fiore all’occhiello per la rifondazione dei «galacticos». All’Inter potrebbe essere dato in cambio Guti e 15/20 milioni da spendere poi per Toni.
Qualcosa però rode dentro Adriano: il dispiacere che dovrà dare al «padre putativo» Massimo Moratti. «Ho grande rispetto e stima di Moratti», afferma, «mai e poi mai vorrei dargli un dispiacere. Nell’Inter ho passato un momento difficile, ma sono cambiato moltissimo. Adesso voglio dare un grande contributo alla nazionale per poi tornare in Italia con l’Inter per fare un buon campionato».

Si contraddice il ragazzo, forse non ha le idee troppo chiare o invece le ha fin troppo chiare, perché sa che nel Real potrebbe trovare l’amico Ronaldo e in due in coppia sarebbero i protagonisti e gli animatori della «movida notturna» di Madrid.

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