Roma. «Meno male che sei venuto, ora prenderai botte anche per me...». Tira fuori una battuta delle sue Francesco Totti, disteso sul lettino dei massaggi a Trigoria, per salutare lamico Luca Toni, appena approdato in giallorosso e che ieri ha indossato per la prima volta la maglia numero 30 della Roma. Sessanta minuti di amichevole contro la Cisco allo stadio Flaminio, davanti a 12mila tifosi: tante le occasioni create, ma lappuntamento con il gol è rinviato, resta solo lassist per la rete di Menez. «Sarà più difficile per la Roma adattarsi a me, visto che spesso nemmeno io capisco come gioco...», ha scherzato Toni dopo lesordio e pronto per scendere in campo il 6 gennaio a Cagliari (dove probabilmente non ci sarà Totti, ancora alle prese con linfiammazione al tendine rotuleo del ginocchio destro). «Non ha ancora il ritmo di gioco, ma lho visto reattivo», il giudizio di Ranieri. Ieri Toni ha spiegato la scelta dei giallorossi: «Quando mi hanno detto Roma istintivamente ho detto sì. Mi piaceva lidea di giocare con Francesco e altri campioni, mi piace la piazza e gli stimoli che dà. Ora devo dimostrare, in questi sei mesi, di meritare questa maglia.
Il paragone con Batistuta? Era già successo a Firenze e ho battuto i suoi record di gol. Qui però ha vinto uno scudetto e io devo ancora giocarci... Il Mondiale? Non ci penso, sarà uneventuale conseguenza di quello che farò alla Roma».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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