I risultati ci sono, i gol stanno tornando, i punti cominciano ad essere quelli che devono. È tornato anche il gioco, quel latitante del gioco che nei primi mesi di campionato alla Sampdoria si è nascosto meglio di Provenzano nei suoi quarant'anni a Corleone. Finalmente è tornata la Samp, tonica e cinica. C'è un Cassano da urlo, ma anche una squadra che gira intorno a lui. Vedere azioni corali, giocate pensate era diventata merce rara da queste parti. Contro il Catania si è rivista la Samp dell'anno scorso.
Poi cè il capitolo Antonio Cassano. E non è un capitolo blucerchiato, ma azzurro. Si può fare a meno di un talento del genere in Nazionale? Forse Marcello Lippi se lo ricorda come il ragazzino bizzoso e incazzoso da cui non si può ricavare nulla. Ma dovrebbe provare a calcolare il nuovo Peter Pan. Un atleta diverso, un giocatore che parla un linguaggio aulico quando tocca il pallone. Lippi, che a Marassi è sempre stato di casa, venga a vederlo da vicino Fantantonio. Perché è uno spreco lasciare fuori dalla Nazionale un fenomeno.
Tornando a ragionamenti più blucerchiati: adesso calcolatrice alla mano.
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