da Milano
«Guai all’uomo che si considera padrone di un altro uomo. La nostra civiltà deve difendersi dalla scienza che mira ad intaccare l’essenza umana. Gli esperimenti, le scoperte, vanno bene se servono a migliorare la salute delle persone e lì si devono fermare. È impensabile superare questi limiti, sarebbe una violenza contro l’umanità».
Ersilio Tonini, arcivescovo emerito di Ravenna, accoglie con sgomento la notizia rimbalzata dall’America.
Monsignor Tonini, l’uomo vuole sostituirsi a Dio o magari vuole affiancarlo nella riproduzione dell’umanità?
«Ma no, l’uomo non dovrà mai ritenersi padrone dell’altro uomo. L’uomo è uomo e deve essere consapevole dei propri limiti».
Queste evoluzioni scientifiche non le fanno paura?
«No, purché siano utilizzate a favore dell’essere umano. In caso contrarioproprio niente di nuovo, semmai si va incontro all’autodistruzione».
Ma come ci si può difendere dalla scienza?
«I limiti fanno parte della natura umana. Nessuno osa superali. La storia insegna che gli ibridi sono stati creati non per gioco o per sfidare Dio, ma per utilità. Come il mulo. Oppure come le mucche giapponesi, costruite in laboratorio dopo aver importato gli embrioni di quelle olandesi che facevano molto latte. Ma questo è accettabile per il benessere dell’umanità».
E dove sta il limite invalicabile?
«Quando la conoscenza, quando la scienza viene manipolata per stravolgere l’essenza umana, allora c’è qualcosa che ripugna, che lascia senza fiato. Ecco, lì ci si deve fermare. Se si incomincia a toccare la specie umana immediatamente deve scattare una sorta di attenzione collettiva».
Ma molti ritengono che la scienza non debba avere limiti.
«Se dovessimo consentire la creazione di altre specie o il cambiamento della specie umana nella sua linea fondamentale saremmo di fronte a un elemento riprovevole da cui ci siamo sempre difesi. Del resto ogni Stato civile ha il compito di bloccare le violenze sull’individuo e questa sarebbe una violenza contro l’umanità».
Ma in alcuni Stati, come in Gran Bretagna, si fanno sperimentazioni già molto discutibili da un punto di vista etico, come gli embrioni chimera.
«Su quell’argomento la Chiesa ha espresso la sua totale disapprovazione. Però spetta anche alla politica e al diritto vigilare sul rispetto e sullo sviluppo dell’essere umano.
A cosa si riferisce in particolare?
«Socrate diceva che l’uomo riconosce se stesso come fine dell’universo. Pertanto intangibile, in virtù di un’anima immortale».
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