RomaPresidente emerito Francesco Cossiga, ha visto? Preso in castagna, Antonio Di Pietro ha sgridato pure il figlio Cristiano.
«Guardi, se Di Pietro dice buongiorno, io son certo che è già sera. Quando dice buonasera, sono sicuro che è lalba».
Che cazzecca, presidente?
«Cazzecca, perché mi tocca riconoscere che, avendo torto su tutto, stavolta Tonino la dice giusta: le raccomandazioni possono essere fatte da chiunque e non sono certo un comportamento penale. Io non le faccio più soltanto perché non me le chiedono...».
Di Pietro allora lha imbroccata, per una volta.
«Può capitare. Però mi chiedo che cosa avrebbe detto se le stesse intercettazioni avessero riguardato un esponente del Pdl o del Pd. Avrebbe sostenuto che la raccomandazione è un reato gravissimo e che le intercettazioni sono necessarie. Anzi, che bisogna aumentarle, prevedendole di routine».
Non è tutto oro quello che luce, nei comportamenti dellex pm.
«Oro di Campobasso, più falso di quello di Bologna».
Però bisogna ammettere che almeno ha parlato degli errori del figlio.
«Piuttosto, ha dimostrato una gran faccia di c... a intervenire in questa materia».
Cè da rabbrividire?
«Ciò che mi ha fatto e fa davvero spaventare è che ci siano ancora dei cittadini italiani che gli credono, e degli elettori che lo votano».
Ma neppure il fatto che le intercettazioni siano uscite subito dopo il voto in Abruzzo la intenerisce? Di Pietro ha scoperto la giustizia «a orologeria»...
«Se la Procura della Repubblica di Napoli ha un gatto innamorato della gatta di un corrispondente di un giornale di Napoli è normale che nasca una liaison... come ci fu tra Corriere della Sera e Procura di Milano ai tempi di Mani pulite, per fare un esempio. Sempre di amorosi sensi felini, si tratta...».
Gatta ci cova, quando cè di mezzo Di Pietro.
«Che vuole? Lui è una manifestazione dellantipolitica, che ha captato molto bene, perché il naso ce lha».
Almeno una qualità, al Molisano, gliela riconosce.
«Però non è neppure tanto furbo come si crede, oltre a non saper parlare italiano e a non capire unacca né di codice penale né di procedura penale. Tanto è vero che il Pool di Mani Pulite lo ha usato e poi buttato a mare».
Altra vicenda rimasta nelloscurità.
«Tonino deve ancora spiegare agli italiani perché si sia dimesso dalla magistratura: io e lui lo sappiamo bene, e anche il Gip di Milano, Ghitti...».
Potrebbe dirlo anche a noi.
«No, lo deve dire lui. Così come ancora deve spiegare come andò quella questione dei cento milioni presi in prestito e restituiti in una scatola, come se fosse la cosa più normale di questo mondo».
Non tirerà in ballo pure la notissima vicenda della Mercedes?
«Già, ma la restituì poi, o no? In una scatola? Un modellino?».
Non scherzi, presidente.
«Uno di questi giorni stamperò e distribuirò in giro le motivazioni dellarchiviazione dellinchiesta del Gip di Brescia sui suoi colleghi magistrati... Molto istruttive sulluomo e sul politico».
Non dà molto credito allex pm.
«È un gran bugiardo: come quando raccontò di essersi dimesso dalla magistratura perché contrario allavviso di garanzia a Berlusconi nel 94... O quando dice di aver rifiutato il posto di ministro dellInterno, mentre in realtà brigava per avere un ufficio al ministero delle Finanze...».
Fatti che lei conosce bene e lui non ha mai voluto chiarire.
«Ne parlo soltanto per difendere i magistrati che conoscono il diritto penale e si comportano facendo il loro dovere. Certo, non quelli che fanno parte dellAnm».
LAnm, unaltra delle sue «bestie nere».
«Noo... Mi limito a dire che Di Pietro ha la faccia molto più intelligente di quello lì, Palamara, un cognome che avrebbe fatto la fortuna del tonno in scatola».
Presidente, forse aveva ragione a non credere allex pm: mentre parliamo Di Pietro ha rettificato il tiro, sostiene che il figlio ha fatto il suo dovere.
«Anche se avesse preso tangenti, avrebbe sostenuto che era suo dovere prenderle...».
Però, almeno in privato, chissà che sfuriata gli avrà fatto.
«Tonino, già detto il giustiziere della notte... Certo, può darsi: mica per quello che ha fatto, ma per limprudenza. E sa quello che cosa gli ha risposto?».
Il figlio? Avrà subíto, o no?
«Papà, gli ha detto, e se avessero intercettato le telefonate tue, agli amici, quando eri ministro delle Infrastrutture? Sai che casino sarebbe successo?».
Buon sangue non mente.
«Che vuol farci? E figlie so piezze core».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.