Alessia Marani
Inseguimento al cardiopalma, quattro agenti feriti, due volanti danneggiate, un ragazzo in motorino finito allospedale, uno dei banditi piantonato al Santo Spirito dove resterà per almeno 30 giorni con le ossa rotte. Scene da film laltra notte tra la Tiburtina, la tangenziale e Roma Nord. Neanche una settimana fa il «brivido» era corso lungo il Grande Raccordo Anulare: un ladro romeno in fuga su un Suv appena rubato aveva tentato di seminare due volanti della polizia e una pattuglia della stradale, causando due incidenti. Alla fine, dopo trenta chilometri sul filo dei 250 allora, e soprattutto, sotto una pioggia di fuoco incrociato, sè arreso. Ieri notte hanno provato a passarla liscia due suoi connazionali I.V.B., classe 1980, e I.S., suo coetaneo. Tutto comincia intorno alla mezzanotte. Una coppia ditaliani ha un piccolo incidente dauto nei pressi della stazione Tiburtina. Due giovani su una vecchia Ford station wagon urtano la loro auto rompendo uno specchietto, poi si danno alla fuga. Non un gran danno, ma la coppia decide comunque di mettersi alla caccia dei due. Passano pochi minuti e le «primule rosse» vengono sorprese nel parcheggio dei pullman interregionali. A questo punto, però, gli italiani chiamano il 113. Quei due stranieri sono decisamente «sospetti». Piomba sul posto la «SantIppolito 1», la volante di zona, poi unaltra pattuglia. Un rapido riscontro ai terminali e la Ford risulta rubata pochi giorni prima a un cittadino cinese. Avvistati gli «sbirri» i romeni si mettono in moto, il piede sullacceleratore. Tentano subito di speronare la polizia, una macchina per evitare limpatto finisce per schiantarsi su un motorino fermo al semaforo. Quelli, nel frattempo, imboccano la tangenziale. La «SantIppolito» non li molla. La Ford è una scheggia impazzita che «vola» sulla sopraelevata. Una folle corsa fino a salire su Monte Mario, per poi seguire il costone della curva Nord dello Stadio Olimpico. Sulla scia dei fuggitivi cè pure la «volante 19». Nel rettilineo la station wagon prova a speronarla, una, due volte, finché non ci riesce, mandandola a sbattere contro il muraglione che costeggia la strada. È il finomondo. I romeni perdono il controllo dellauto e finiscono contro un palo. La corsa pare fermarsi. Invece, quando la «SantIppolito» gli si fa dietro, i due innestano la retromarcia. Un botto micidiale. Tutti e quattro gli occupanti, i romeni e i due poliziotti, si fanno male.
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