Possono tirare un sospiro di sollievo gli abitanti di Tor Vergata. Ieri gli agenti del VI, VII, VIII e IX gruppo della Polizia municipale, assieme ai colleghi del Gruppo sicurezza, alla polizia e ai carabinieri, hanno sgomberato laccampamento abusivo tra via Casilina e via Duilio Cambellotti, divenuto in pochi anni lincubo dei residenti. Il blitz era stato deciso durgenza il 26 febbraio scorso durante il consiglio straordinario dellVIII municipio, che aveva come ordine del giorno proprio lo scottante tema della baraccopoli adiacente la seconda università capitolina. E ieri le ruspe sono entrate in azione poco dopo le 7 e hanno lavorato fino a tarda sera per radere al suolo oltre centoventi baracche sorte spontaneamente e recuperare quasi 30 tonnellate di immondizia e rifiuti pericolosi, dalle batterie per automobili alle bombole di gas, identificando tutti i presenti.
Linsediamento spontaneo si era sviluppato inizialmente allinterno di alcuni casolari diroccati che insistono sul terreno di proprietà dellateneo, ma si era trasformato ben presto in una vera e propria favela, abitata da circa 220 nomadi, provenienti per la maggior parte dal campo nomadi di Tor Fiscale, smantellato nel luglio dello scorso anno e tristemente noto per fatti criminali legati a storie di pedofilia. Anche a Tor Vergata la presenza rom ha finito per rendere la vita difficile ai residenti della zona, dove in poco tempo si è registrata unimpennata di furti dauto e nelle abitazioni. «Siamo stati immediatamente informati - dice il comandante dellVIII gruppo della Municipale Antonio di Maggio, coordinatore delloperazione di bonifica - che alcuni nuclei familiari stavano ricostruendo baracche nelle zone limitrofe. Per evitare che si stanziassero di nuovo abbiamo abbattuto immediatamente con le ruspe le nuove bicocche, accompagnando i nomadi allufficio stranieri». In attesa di una nuova bonifica, che tra tre giorni interesserà Villa Troili, grande la soddisfazione è stata espressa ieri da tutti i gruppi politici. «Bisogna tener presente lallarme lanciato dal prefetto Serra sullaumento dei nomadi - ha commentato il consigliere di An Fabio Sabbatani Schiuma - da tempo sostengo che i campi rom vadano allontanati dai centri abitati».
Il Rettore di Roma Tre Alessandro Finazzi Agrò ha espresso «apprezzamento per la decisione del Comitato e per loperato delle forze dellordine» e si è impegnato a mettere a disposizione della Municipale i mezzi della stessa università per monitorare, per circa 15 giorni, la zona. Soddisfatto anche il senatore di An Domenico Gramazio: «Lo sgombero è una vittoria del lungo braccio di ferro portato avanti dal partito nellVIII municipio con interventi continui da parte del consigliere Nicola Franco».
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