Roma

Tor Vergata, ormai è emergenza sicurezza

È caccia grossa al branco di stranieri dell’Est che da giorni terrorizza il quartiere di Tor Vergata. L’altra sera l’assalto ai fidanzatini appartati in auto tra il parco pubblico a ridosso di viale Oxford e l’ospedale. Domenica l’aggressione in strada a Tullio Ucci, il 55enne ancora ricoverato in gravi condizioni con il cranio fracassato per le percosse. Secondo gli inquirenti dietro ai due episodi vi potrebbero essere le stesse mani criminali per ferocia e modus operandi. Non solo: l’altra notte al cambio turno nelle corsie del Policlinico l’ennesima rapina. Questa volta ai danni di un’ausiliaria di 38 anni, sorpresa negli spogliatoi da due uomini incappucciati che l’hanno prima minacciata con un taglierino, quindi colpita con un pugno e derubata di 300 euro. Un clima da Far west quello della periferia est capitolina, che fa perdere la pazienza al direttore generale del plesso ospedaliero universitario, il professor Enrico Bollero: «Questi fatti - scrive in una nota - riportano all’attenzione delle istituzioni il problema della sicurezza nel presidio sanitario e nelle aree circostanti. Da tempo chiediamo un posto di polizia all’interno del pronto soccorso». Rapine, furti, scippi: prima dell’estate i carabinieri mettono le mani su una banda di 4 italiani, tre uomini e una donna, che con maniere da «Arancia Meccanica» depredano i malcapitati avventori del parcheggio esterno. Poi la raffica di colpi a negozi e uffici: l’ultimo, con sparatoria, al «Caffè Evangelisti». Poco più in là, tra i palazzi in cortina del comprensorio Nuova Tor Vergata i residenti denunciano: «Siamo in balìa di disperati e disadattati che trovano riparo tra gli acquedotti o nei sottovia - spiega Maurizio Battisti - ma anche di gruppi di bulli e sbandati cui nessuno riesce a tenere testa». Fernando Vendetti, responsabile di An per la sicurezza in VIII municipio in un dossier inviato all’ex prefetto Serra e al sindaco Veltroni tira le somme dell’emergenza: «Neanche 200 uomini e una decina di mezzi - sottolinea - per vigilare un territorio pari a quella di Firenze. È stata inaugurata la caserma di viale Oxford, ma non ci sono uomini e macchine.

E nei commissariati le volanti, se escono, non hanno benzina».

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