Una nuova terapia per l'infarto miocardico acuto mediante l'applicazione di cellule staminali è stata sperimentata con successo su 8 pazienti presso la Cardiologia dell'Ospedale Molinette di Torino (diretta dal dr. Sebastiano Marra) per la prima volta in Italia (con la cardiologia dell'ospedale di Ferrara) e tra le prime al mondo. L'obiettivo principale di un cardiologo, quando un paziente si presenta con un infarto miocardico acuto, è quello di limitare al massimo il danno che il muscolo cardiaco può aver subito dall'occlusione di un'arteria coronaria. Il palloncino da angioplastica, gli stent, gli aterotomi, gli aspiratori di trombi sono preziosi e costosi strumenti che permettono di riaprire le arterie occluse da infarto nel 99% dei pazienti. Tuttavia, per quanto l'allarme possa essere tempestivo, per quanto rapido ed efficiente possa essere il trasporto con i mezzi del 118, una parte più o meno importante di piccole arterie e di muscolo possono comunque subire un danno irreparabile. Allo scopo di recuperare le cellule delle arterie e del muscolo cardiaco danneggiate, si è tentata la «sostituzione» del tessuto danneggiato con tessuto «nuovo» anatomicamente e funzionalmente efficiente. Questa terapia di rigenerazione cellulare si realizza mediante l'uso di cellule staminali multipotenti del midollo osseo. Queste sono cellule progenitrici che conservano le potenzialità di differenziarsi in qualsivoglia tessuto maturo del corpo umano, nel caso specifico miocardio (miogenesi) e nuovi vasi (angiogenesi). Di solito fisiologicamente tali cellule, in presenza di situazioni patologiche che comportino un danno effettivo o potenziale del cuore, vengono «mobilizzate» e, passando dal midollo al torrente plasmatico, arrivano alla zona patologica, però a concentrazioni troppo basse per espletare finalità riparative.
Le cellule staminali osteomidollari sono già state utilizzate nell'uomo, anche se solo a livello sperimentale, con metodiche di inoculazione estremamente complesse: isolamento delle cellule da midollo, espansione «in vitro» delle stesse, reinoculazione delle cellule staminali purificate per iniezione diretta ad opera del cardiochirurgo durante intervento «a cuore aperto» o per iniezione intracoronarica transcatetere ad opera del cardiologo interventista. Questo nuovo e rivoluzionario schema di trattamento consiste nel potenziamento della fisiologica mobilizzazione delle cellule staminali osteomidollari mediante iniezione di citochine.gloriasj@unipr.it
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