Torino - Ci sarebbe un movente sentimentale dietro l'uccisione di Michelangelo Nicotra, 41enne torinese, trovato esanime nell'appartamento torinese dell'ex compagno. A causare il suo decesso proprio il proprietario dell'abitazione, Ettore Brachetto, con cui Nicotra era stato per diverso tempo. I due non formavano più una coppia, nonostante continuassero a frequentarsi, in un continuo di litigi che questa volta sono sfociati in tragedia e nella morte di Nicotra. Brachetto lo avrebbe ucciso a martellate
La dinamica Drammatica la scena che si sono trovati davanti i carabinieri intervenuti su segnalazione di una famiglia residente nello stesso palazzo in via Garibaldi dove abitava Brachetto. Al loro ingresso nell'appartamento i militari hanno trovato il cadavere di Nicotra a terra, in un lago di sangue e l'ex compagno, Ettore Brachetto, che infieriva su di lui a mani nude. Accanto ai due un martello coperto di sangue, che l'aggressore avrebbe usato contro Nicotra. Inutile il tentativo di un infermiere, residente nel palazzo, di rianimare l'uomo. Sarebbe stata proprio la figlia dell'uomo ad accorgersi che qualcosa non andava, quando salendo le scale per rientrare in casa ha sentito una voce chiedere aiuto dall'interno dell'abitazione. Sono stati però vani i primi tentativi di intervento del padre, che ha dovuto attendere l'arrivo dei carabinieri.
L'omicida è sordomuto Brachetto, scoperto in flagranza di reato, è stato arrestato dai carabinieri. Visibilmente sotto shock, non ha opposto resistenza e si è lasciato ammanettare e portare via.
I carabinieri non hanno ancora potuto interrogarlo, poiché l'uomo è sordomuto e sarà quindi necessario attendere un esperto di linguaggio dei segni per scoprire come si sono svolti i fatti. Nel frattempo sono stati ascoltati gli altri abitanti del palazzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.