Cultura e Spettacoli

Torna il «Breviario Grimani», un capolavoro assoluto dell'arte della miniatura

Una straordinaria edizione in fac simile di uno dei più famosi codici fiamminghi rinascimentali: centoventi quadri in un solo libro... Per riprodurlo sono stati necessari 10 anni di lavoro con le più moderne tecnologie. Oggi una copia costa 22mila euro...

Dicono che non ci sia un altro libro al mondo come questo. È uno dei codici miniati più famosi e preziosi del Rinascimento. Un monumento dell'arte fiamminga, e un capolavoro dell'arte, in assoluto. Il «Breviario Grimani» - un codice straordinario con miniature che sono dei veri e propri quadri, con soggetti sacri e profani - noto in tutto il mondo per fama, è però un'opera di fatto quasi sconosciuta, sottratto com'è (necessariamente, per ragioni di conservazione) a una frequentazione diretta di studiosi e appassionati, e noto finora soltanto attraverso riproduzioni parziali e insoddisfacenti, che fanno grave torto alla preziosità dell'originale. Oggi però il prezioso codice fiammingo, custodito alla Biblioteca Marciana di Venezia, è stato riprodotto in fac-simile grazie alla Salerno Editrice: una edizione unica nel suo genere, costata quasi dieci anni di lavoro e realizzata al massimo livello di qualità consentito dai mezzi tecnici più avanzati, che permette l'autentica (ri)scoperta di un documento d'arte e della storia della cultura. Realizzato tra la fine del '400 e i primi anni del '500, di committenza incerta, posseduto da Margherita d'Austria, il codice fu acquistato intorno al 1520, per ben 500 ducati d'oro, dal Cardinale Domenico Grimani (da cui il nome con il quale è conosciuto ancor oggi) il quale, lasciandolo in eredità alla Serenissima Repubblica di Venezia, vincolava il lascito alla condizione che il codice venisse «mostrato solo a persone di straordinario riguardo e in circostanze eccezionali». Fino al 1781 ha fatto parte del Tesoro di San Marco. Il codice, ricco di ben 835 carte (che significa 1670 pagine), è preziosamente rilegato in velluto cremisi e decorato ai piatti con eleganti cornici finemente cesellate che racchiudono cartigli e medaglioni raffiguranti il Doge Antonio Grimani e il Cardinale Domenico, tutti in bronzo dorato (ogni elemento perfettamente riprodotto nell'edizione della casa editrice Salerno, al costo di 22mila euro a copia...). Caratteristica straordinaria di quest'opera è non soltanto il numero e la qualità delle miniature a piena pagina (120 in tutto) dovute ad artisti che continuavano o attuavano la lezione di Van der Goes, Memling, Gerard David, e poi Metsys, Jan Grossaert, ma in particolare la scelta dei temi, estremamente varia e suggestiva, con alternanza di soggetti religiosi e profani: scene bibliche ma soprattutto vita di corte di attività quotidiana, mestieri, scene campestre, banchetti, battute ci caccia... Il manoscritto costituisce un unicum nella produzione libraria di lusso in Europa nell'età dell'Umanesimo e la riproduzione, eseguita con le più sofisticate tecniche moderne, che consentono di realizzare un duplicato perfetto dell'originale, offrono per la prima volta la possibilità di un accesso diretto all'opera, capace di suscitare emozioni al di là della sua fama. La tiratura mondiale è di 750 esemplari numerati da 1 a 750, più 80 fuori commercio. La presentazione della riproduzione in fac-simile del «Breviario Grimani» avverrà ufficialmente lunedì 2 febbraio all'interno di un convegno organizzato dalla stessa Salerno Editrice (alle ore 11.

30, a Venezia, nella Sala della Libreria Sansoviniana della Biblioteca Nazionale Marciana; per l'occasione sarà eccezionalmente esposto in pubblico anche il manoscritto originale): presenti Sandro Bondi, ministro per i Beni e le attività culturali; Jan De Bock, ambasciatore del Regno del Belgio a Roma;Egbert Jacobs, ambasciatore del Regno dei Paesi Bassi a Roma; Giancarlo Galan, presidente della Regione del Veneto; Massimo Cacciari, sindaco di Venezia; Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani; Enrico Malato, presidente della Salerno Editrice; e Armando Torno, giornalista del Corriere della Sera che coordinerà l'incontro.

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