Torna a casa, la moglie lo uccide con una coltellata al cuore

Il figlio della coppia era in casa ma è sceso in giardino quando il padre era già a terra morto

da San Colombano Certenoli

Tutto chiaro, tranne un particolare fondamentale. L’assassina non sa dire perché l’ha fatto, perché ha accoltellato a morte il marito appena tornato a casa. Il movente non servirebbe neppure più di tanto alla polizia, che conosce il passato (e anche il presente) di Rosa Vallerga, cinquantatré anni e molti problemi psichici che la tormentano. Sul fascicolo intanto finirà la solita frase: «futili motivi». Due parole che non permettono ancora di ricostruire con precisione cosa sia accaduto ieri mattina in una casa di Vignale Alta, frazione di San Colombano Certenoli, nell’entroterra chiavarese.
La polizia è arrivata che Agostino Greco, 55 anni, era già morto, ucciso da diverse coltellate, una delle quali in pieno petto, dritta al cuore. I medici del 118 erano già lì, ma anche loro non avevano potuto fare nulla per salvare l’uomo che non ha fatto neppure in tempo ad entrare in casa. Aveva lasciato da pochi minuti i bimbi della scuola, allegri come mai per aver ormai finito le lezioni. Era sceso dal suo scuolabus che tutte le mattine fa il giro del paese, e stava andando a casa. Per mangiare qualcosa, per la pausa pranzo. Ma davanti alla porta, ancora nel giardinetto di casa, c’era la moglie. Non c’è stato neppure il tempo di fare poche parole con lei, che la donna ha dato in escandescenza. Ha preso un coltello da cucina e ha iniziato a colpire il marito. Perché? Impossibile rispondere per ora a questa domanda.
Il figlio Stefano, vent’anni, era in casa. Ha sentito le urla ed è sceso a vedere cosa stesse accadendo. Anche lui è arrivato tardi. La mamma aveva in mano quel coltello che non ha mollato fino all’arrivo dei soccorritori e della polizia. Ci ha provato anche il pm Gabriella Dotto, a chiederle perché di quel raptus, ma al commissariato della polizia di Chiavari dove è stata portata subito dopo il delitto insieme al figlio, la donna non è stata in grado di rispondere. Era sempre più sconvolta. Il magistrato ha firmato l’ordine di arresto e ha chiesto di accompagnarla in ospedale.

Impossibile lasciarla in una cella, in quelle condizioni. Ora proseguiranno gli interrogatori, i sopralluoghi e gli psichiatri sottoporranno Rosa Vallerga a diverse visite per capire meglio le sue condizioni e magari ricostruire anche ogni istante del litigio mortale.

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