Ormai sono quattro amici al bar, ma ci riprovano. Al Brancaccio, storico teatro di Roma, nella  simbolica data del 5 dicembre, il «No-B day». 
Tesseramento subito, aperto a realtà organizzate e singoli cittadini, congresso tra un anno: con  una grande assemblea al teatro Brancaccio di Roma, convocata  a quattro passi da piazza san  Giovanni, nasce sabato prossimo la Federazione della Sinistra. I promotori sono quattro: due  partiti, Rifondazione comunista e i Comunisti italiani, e due associazioni, Socialismo 2000,  nata in origine nei Ds e guidata da Cesare Salvi, Lavoro e Solidarietà, associazione nata da una  costola di sinistra della Cgil e guidata da Giampaolo Patta.  «È tempo di smetterla - spiega il  segretario di Rifondazione Paolo Ferrero nel corso di una conferenza stampa alla Camera - con le  divisioni a sinistra. Parte un processo costituente aperto a tutti». Anche al governatore della  Puglia Nichi Vendola? «Certamente...», replica Ferrero, che all'ex compagno di partito dedica un  passaggio proprio con riferimento alle elezioni pugliesi: «Lì c'è stato un processo democratico  che ha portato quel presidente, è impensabile che lo si possa cambiare con una manovra di  palazzo». Una federazione che punta sull'opposizione a Berlusconi: «In piazza al No B day ci  saremo, con le nostre bandiere. Non temiamo la concorrenza di Di Pietro. Abbiamo solo paura di  quando la sinistra non c'è, siamo ben contenti quando c'è sovraffollamento, pensiamo che se si  radicalizza l'opposizione è un bene». Con Di Pietro, la neonata federazione condivide anche le  accuse nei confronti del Pd: «Se il Pd avesse aderito alla manifestazione non avrebbe  legittimato la Rai a non trasmettere la diretta». «Il Pd non è qui, fa la corte all'Udc...»,  chiosa Cesare Salvi parafrasando un antico - e più crudo - slogan anti-Pci dell'estrema sinistra  degli anni 70. 
Oliviero Diliberto, leader del Pdci, sostiene dal canto suo che «c'è un bisogno disperato di  sinistra in questo paese: la prova è nel voto di ieri al Senato sulle missioni, Afghanistan  compreso. Nessuno ha votato contro, sta vincendo il pensiero unico». Secondo Diliberto,  «escludere i comunisti dalle istituzioni significa escludere tutti quegli italiani che sono  contro la guerra».
Torna la Sinistra e ha un'idea nuova "Uniti nell'anti-berlusconismo"
Prc, Comunisti, ex Ds di "Socialismo 2000" e ex Cgil di "Lavoro e Solidarietà" insieme nella "Federazione della Sinistra". Ferrero: "Porte aperte a Vendola"
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