LIndia piomba di nuovo nel terrore. Una bomba, o forse più ordigni artigianali nascosti in una borsa, sono esplosi a Pune (città nello stesso stato di Mumbai), in uno dei più popolari caffè-ristoranti, il German Bakery, che in quel momento era affollato di turisti: i morti sono almeno otto, tra cui - sembra - quattro donne straniere e i feriti oltre trenta. Il locale si trova nei pressi di un centro culturale e religioso ebraico, punto di riferimento del movimento ortodosso Chabad-Lubavitch, i cui membri furono lobiettivo degli attacchi del 2008 a Mumbai. A confermare la pista dellattentato è stato lo stesso governo indiano, che ha annunciato di aver inviato sul posto un reparto di «teste di cuoio». «In base agli elementi che abbiamo raccolto - ha detto ai giornalisti il sottosegretario allInterno G. K. Pillai - siamo di fronte a un attentato terroristico». «Lesplosivo era in una borsa portata nel locale, apparentemente riempita con alcuni ordigni artigianali - ha detto un ufficiale di polizia - Le nazionalità delle quattro donne straniere rimaste uccise non sono note».
Pune è nella parte occidentale dellIndia, nello stesso stato di Mumbai. È considerata una capitale culturale, ma è diventata anche un importante distretto industriale. Nei suoi pressi ha sede la fabbrica automobilistica nata dalla joint venture tra Tata e Fiat.
Quello di ieri è il primo importante attentato terroristico in India dopo il sanguinoso attacco a Mumbai del 26 novembre 2008 che causò oltre 170 morti. Erano le 22.30 ora locale a Mumbai (ex Bombay) quando è iniziato linferno: una serie di attacchi verso cittadini stranieri, concentrati principalmente nel quartiere turistico e nella stazione ferroviaria.
Torna il terrore Bomba al bar dei turisti: otto i morti
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