A Nessuna nostalgia, sapevo che sarebbe stato un lavoro «a tempo».
B Sono diventato assessore per dare a Milano i depuratori. Averli realizzati è stata la massima soddisfazione. Il mio compito era finito.
C In Comune. Un assessore deve ascoltare tutti, è un lavoro duro.
D Oggi resto legato al Politecnico, del quale ero prorettore. Il Comune mi ha affidato la nuova Autorità del servizio idrico. Ma voglio anche recuperare un po del tempo dato a Milano: ci sono posti da vedere, libri da leggere...
E Mi manca la mia segreteria. Una squadra perfetta, ci intendevamo con un colpo docchio.
F Finalmente non dovrò più lottare contro la burocrazia.
G Letizia Moratti ha cambiato molte cose nella macchina comunale e questo ha creato un po di confusione. Aggiusterà tutto. Il Comune di Milano è un ingranaggio fatto da 22mila persone a cui ci si deve un po adattare.
H A Edoardo Croci, mio successore, ho detto: «Se vuoi continuare la carriera da assessore devi avere cautela e un po di naso».
I No, nove anni sono abbastanza.
J Uscieri e dirigente mi chiamano ancora «assessore». «Mi chiami professore - rispondo - perché è il titolo che mi sono conquistato. Laltro me lhanno dato».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.