(...) Da seguire per realizzare il progetto Porta nuova/Isola. Lui che ha scritto «Dalla culla alla culla. Come conciliare tutela dellambiente, equità sociale e sviluppo», una bibbia dellecosostenibile. Alla sua creatività sarà affidato il palazzo degli uffici dove promette di raggiungere elevatissimi obiettivi di sostenibilità con lutilizzo di pannelli fotovoltaici, sistemi frangisole orientati per minimizzare lirraggiamento solare, terrazze verdi per lisolamento termico, un sistema centralizzato per la produzione di energia e una rete di scambiatori per lutilizzo nelle residenze del calore in eccesso recuperato dagli uffici. Idee condivise anche da Lucien Lagrange e non molto lontano ci sarà il vero e proprio Bosco verticale progettato da Stefano Boeri. Due torri alte da 110 e 76 metri che ospiteranno 900 alberi di media altezza (6-8 metri) per l80 per cento desfoglianti in modo da garantire protezione dal sole in estate (meno 2 gradi di temperatura) e luce in inverno, cespugli da fiore e arbusti distribuiti in relazione allesposizione solare di ogni facciata. La copertura vegetale aiuta la costituzione di un microclima che produce umidità, protegge dal vento, assorbe Co2 e polveri sottili producendo ossigeno. «È necessario - spiega Boeri - mettere sempre più attenzione allincremento di superfici vegetali. Con tetti verdi, giardini pensili, muri vegetati e la proliferazione degli orti urbani. Rendendo verdi queste due torri, realizziamo lequivalente di un parco di 7mila metri quadrati. È un bosco allinterno di un quartiere storico di Milano». Senza calcolare che «se gli appartamenti fossero costruiti al suolo, occuperebbero uno spazio di 5 ettari». Che, in questo modo, può invece essere dedicato a giardino e verde pubblico che collegherà direttamente lIsola al grande parco di Garibaldi/Repubblica. E così, assicura lamministratore delegato di Hines Manfredi Catella, Porta Nuova con i suoi 340mila metri quadrati, «rappresenta un modello unico in Italia e in Europa di sviluppo sostenibile» con lutilizzo di fonti rinnovabili, materiali ecologici, edili biodegradabili e vernici naturali e il riutilizzo delle acque. «Sullambiente - aggiunge Catella - Milano ha voltato pagina. Tutti questi edifici sono stati sottoposti ai più avanzati criteri di valutazione di sostenibilità imposti dal Leed (Leadership in Energy and Environmental Design), uno dei più prestigiosi sistemi internazionali per la certificazione ambientale».
«Il verde - le parole dellassessore Carlo Masseroli - non deve essere una presenza puntuale in città, ma costituire un grande sistema. E noi incentiviamo il risparmio energetico, offrendo in cambio la riduzione degli oneri di urbanizzazione. Porta nuova è una grande occasione per passare dallecologia del no, allecologia del come».
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