Torture «Anche i democratici al corrente», rivelano documenti Cia

La leader democratica Nancy Pelosi fu informata nel settembre 2002 in un briefing dei servizi segreti sulle tecniche d’interrogatorio duro adottate con i sospetti terroristi. È quanto rivelano nuovi documenti pubblicati a Washington che contraddicono l’attuale speaker della Camera che ha sempre sostenuto di non essere mai stata messa al corrente del fatto che quelle tecniche venissero effettivamente utilizzate durante gli interrogatori della Cia, sottolinea il “Washington Post”.
«Come mostrano i documenti, Nancy Pelosi ha partecipato solo ad un briefing, nel settembre 2002: le furono descritte alcune tecniche, tutte definite legali, ma le fu detto che il waterboarding non era stato ancora usato»: è la difesa, molto attenta nelle parole, arrivata dal portavoce della democratica.

Il memo 10 pagine - inviato a Capitol Hill dalla Cia, e relativo che al briefing a cui la Pelosi partecipò, insieme al repubblicano Porter Goss, il 4 settembre 2002 - rischia infatti di fornire sostegno alle accuse che i repubblicani rivolgono alla Pelosi, cioè di essere stata sempre al corrente delle tecniche e le torture e di essersi opposta solo quando sono diventate pubbliche.

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