La Tosse riconquista il forte

Riccardo Re

Un palco che si affaccia su Genova. Mare e porto da un lato, val Polcevera dall'altro. Questo sarà lo spettacolo aggiuntivo a quelli che il teatro della Tosse, dal 3 al 29 luglio, organizzerà a Forte Begato.
A distanza di 8 anni dall'ultima messa in scena, i forti genovesi tornano ad accendere i riflettori grazie alla cocciuta determinazione degli uomini del Teatro della Tosse, che dopo i dieci anni di attività a Forte Sperone, tenteranno di ripetersi, traslocando a Forte Begato. 45 mila metri quadrati all'interno delle mura, oltre alle ampie e panoramiche sale interne che si presteranno a trasformarsi in 8 luoghi scenici. Questo per ospitare lo spettacolo «La notte delle favole» diretto da Tonino Conte e tratto dalle fiabe dei fratelli Grimm e Charles Perrault, e riscritte dallo stesso Conte. Uno spettacolo itinerante in cui gli spettatori si troveranno a diretto contatto con gli interpreti dei personaggi più amati delle favole della tradizione popolare come Cappuccetto Rosso o Belzebù.
Ma Forte Begato sarà il teatro anche di altre numerose iniziative collaterali allo spettacolo, finalizzate anche a far nuovamente innamorare turisti e genovesi di queste antiche fortezze militari molto spesso dimenticate. Spazio soprattutto ai più piccoli grazie all'allestimento di una «piazza dei Teatrini», in cui tutti i pomeriggi andranno in scena burattini e marionette che racconteranno le storie scritte da Emanuele Luzzati. Saranno previsti anche servizi ristoro, botteghe del teatro, percorsi panoramici e altro ancora per un'iniziativa che, come detto, non è stata di facile organizzazione.
«Per le nostre rappresentazioni al di fuori del teatro abbiamo affrontato i più diversi problemi logistici e naturali, abbiamo combattuto il mare, il vento, industrie in declino ma mai come in questo caso ci siamo dovuti battere contro i mulini a vento della burocrazia» afferma Sergio Maifredi, vice direttore del teatro. Negli anni infatti, gli uomini della Tosse sono riusciti a rendere vivi e suggestivi, luoghi dimenticati e avulsi al teatro, come la diga Foranea, i vecchi capannoni abbandonati della Fiumara, la nave Holger e altri numerosi luoghi di tutta Italia. Questa volta invece, come afferma Tonino Conte, dovranno preparare l'allestimento in tempi ristretti «perché ci hanno detto solo lunedì che per il mese di luglio ci daranno le chiavi del forte, anche se, non ci hanno ancora fatto sapere quanto dovremo pagare, per il futuro non sappiamo ancora».
Il forte è da poco competenza del demanio dello Stato e ora sta per essere assegnato attraverso un bando a cui il teatro ha deciso di partecipare. Requisito necessario per partecipare alla gara, c'è quello di garantire un presidio fisso al forte.

«Peccato» si sussurra, «che il presidio fisso lo vogliano solo ora, dopo che il Forte, ristrutturato nel 1996, è stato saccheggiato da vandali e ora necessiti di altre spese di restauro, sicuramente superiori a quelle che sarebbe costato un presidio fisso dal 1996 a oggi».

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