Toto alla svolta: conferire o vendere

Alitalia

Carlo Toto difende l’integrità della sua Air One e, con una lettera, rassicura i dipendenti, che non devono temere l’integrazione con Alitalia. «Faremo la nostra parte», afferma orgogliosamente, convinto che Air One in questo momento sia essenziale per il rilancio di Alitalia; ed esclude qualunque scorporo di attività per la sua compagnia.
Come si configurerà l’«apporto» di Air One ad Alitalia ancora non si sa: proprio in queste ore Carlo Toto, che di Air One possiede il 100%, sta discutendo le modalità. E cioè, se conferire o se vendere. Nel caso di conferimento, Toto diventerebbe, con una quota del 30% circa della Nuova Alitalia, il socio di maggioranza relativa, e potrebbe assumere la presidenza. Nel secondo caso, egli potrebbe vendere il proprio gruppo per una cifra tra i 250 e i 300 milioni, impegnandosi a reinvestirne una quota nella newco; in questo caso potrebbe ottenere la vicepresidenza. La decisione, che ruota soprattutto sul «quantum», sarà presa in tempi presumibilmente molto rapidi.
Se tutto andrà come pianificato dall’advisor Intesa Sanpaolo, «la nuova compagnia diventerà profittevole nel 2009 e tornerà in Borsa dal 2010». Lo scrive a proposito di Alitalia The economist.

Il settimanale inglese ricorda che il progetto prevede la creazione di una newco, a cui farebbero capo circa 15mila dipendenti, e una bad company con i debiti, gli asset non profittevoli e il personale in esubero. Ieri sera Silvio Berlusconi ha intanto confermato l’esistenza di una trattativa con una compagnia straniera.

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