«Per dipingere una parete grande non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello», diceva Enzo De Toma nellindimenticabile Carosello. E così a Milano qualcuno sta pensando che per un grande problema potrebbe essere utile un grande assessorato. Contro il traffico, nemico numero uno dei milanesi, sarebbe già pronto un super assessorato a Traffico, Mobilità e Sicurezza urbana. Da assegnare, ça va sans dire, a un superassessore. Identikit che potrebbe rispondere al braccio destro di Gabriele Albertini per nove anni e oggi super votato (8.603 preferenze) Riccardo De Corato. Ma lincarico non dispiacerebbe al bocconiano e ciellino Lanfranco Senn a cui Letizia Moratti si è affidata per stilare capitoli del programma. Candidatura che, però, sarebbe ostacolata dalla cittadinanza svizzera del professore. In attesa Franco De Angelis, lindipendente repubblicano eletto in Fi e già assessore ai Trasporti. Di sicuro lincarico a De Corato scioglierebbe altri nodi, facilitando non poco il compito di comporre la giunta. Vicesindaco diventerebbe Maurizio Lupi che, come condizione, ha chiesto che Fi e in particolare lala ciellina non debba rinunciare al suo posto in giunta. Praticamente assegnato al fedelissimo Carlo Masseroli a cui potrebbero toccare lUrbanistica o più probabilmente un nuovo assessorato alle Attività produttive.
Non dovesse essere così, per la candidatura a vice Moratti si torna a De Corato, ma prende quota Bruno Simini. Che non si è candidato e suscita le ire di Tiziana Maiolo. «Vicesindaco - tuona - devessere chi ha preso più consensi. Se è di An tocca a De Corato, se di Fi si faccia avanti chi ha preso più voti di me. Io ne vedo uno solo: Silvio Berlusconi». A Manfredi Palmeri toccherà la seconda carica di Palazzo Marino, il prestigioso scranno da presidente del consiglio. Lì dove siederà per primo Berlusconi, il consigliere più votato. Un avvicendamento mica male, ma a Palmeri piacerebbero lassessorato al Commercio o quello allo Sport. Che però quasi sicuramente finirà ad Alan Rizzi. O alla votatissima Carla De Albertis (An) che non nasconde di puntare, in alternativa, alla Moda e Grandi eventi a cui si ricandida Giovanni Bozzetti. Posto di prestigio per una fedelissima della Moratti, Mariolina Moioli a cui andranno Famiglia e Politiche sociali. Mentre a Tiziana Maiolo resterebbero gli Anziani. Alla Cultura resterà Stefano Zecchi, anche lui in quota Moratti. Mentre in cambio della rinuncia a correre, Vittorio Sgarbi incasserà Arredo e Decoro urbano. A meno che non accetti di essere dirottato su una Fondazione o come consulente a Brera o a Palazzo Reale. Le Periferie andranno a Ombretta Colli. Per lAmbiente lex presidente dellArpa Edoardo Croci (Lista Moratti). Ma comincia a girare anche il nome di Maurizio Bernardo (Fi), deputato e quasi ex assessore al Pirellone. Per il Bilancio e le Partecipate il duello sarà tra Carlo Masseroli, nel caso non nascessero le Attività produttive e lex rettore della Bocconi Carlo Secchi. Per Giulio Gallera, laltro big delle preferenze, lalternativa è tra Urbanistica (prima di far lassessore ne presiedeva la commissione) e Commercio. Ma allUrbanistica, a cui potrebbero essere aggiunti i Lavori pubblici, tiene anche lUdc che per il suo unico posto potrebbe candidare Emilio Santomauro.
Educazione e Infanzia dovrebbero rimanere il feudo di Bruno Simini. Alla Lega dovrebbe toccare il Demanio e Patrimonio. Difficile pensare a un nome diverso dal votatissimo Matteo Salvini. Ma in lizza cè anche il segretario cittadino Massimiliano Orsatti.
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