Roma - Storie di derby, finali ad alta tensione ancora una volta. Il doppio pollice verso di Francesco Totti ai tifosi della Lazio, per festeggiare la vittoria contro una Lazio che rischia la retrocessione, scatena la polemica nel dopo derby caratterizzato da un accenno di rissa a fine partita, e poi si scusa. Ma il capitano della Roma già ieri sera ha chiesto scusa: "Mi sono lasciato travolgere dall’atmosfera caldissima del trionfo, non volevo comunque offendere nessuno".
Il pollice verso di Totti Il gesto di Totti entra nella lunga serie di sberleffi e veleni da derby. Come le due corse di Di Canio sotto la curva giallorossa con l’indice alzato, la prima volta nell’89, la seconda nel 2005, o la maglietta di Totti con la scritta "Vi ho purgato ancora" con cui il capitano giallorosso nel ’99 festeggiò il suo gol alla Lazio. Totti si è rivolto alla tifoseria laziale, anche se il gesto lo ha fatto sotto la curva sud, per far godere ancora di più i romanisti. "Meriterebbe 10 giornate di squalifica", tuona Reja. E subito dallo spogliatoio arriva la prima giustificazione dal capitano: a causarlo sarebbe stata una provocazione di Baronio che gli avrebbe fatto il gesto del pollice verso dicendogli anche "sei finito".
La Lazio polemizza Un’esultanza quella di Totti che ha provocato la durissima reazione della Lazio, sia per bocca del tecnico, Edy Reja, siae del direttore sportivo, Igli Tare. "Mi dispiace per quello che è successo alla fine - ha ammesso l’allenatore biancoceleste - perché Totti è un giocatore importante e deve evitare certi gesti. Merita dieci giornate di squalifica. Ditemi voi se fare quelle cose è da sportivo. I miei giocatori hanno reagito, sbagliando, per quello e adesso pagheremo probabilmente con delle squalifiche. Mi auguro di no, ma qualcosa sul campo è successo". Duro anche il commento di Tare. "Un po' di nervosismo nel finale ci può stare, ma il gesto di Totti non merita di essere commentato e non merita rispetto. La Roma ha vinto la partita, ma serve più rispetto per tutti. Il nervosismo nel finale ci può stare, quello che non può e non deve succedere è il gesto fatto da Totti".
Le scuse di Totti "Chiedo scusa se qualcuno può essere stato toccato dal mio modo di gioire: mi sono lasciato travolgere dall’atmosfera caldissima del trionfo, non volevo comunque offendere nessuno", ha scritto lo stesso Totti sul proprio sito internet. "D’altra parte la stracittadina tra noi e la Lazio è anche questo e chi è di Roma lo sa bene", ha proseguito il capitano della Roma sul suo blog, parlando di "vittoria sofferta e bellissima". Totti ha raccontato poi come ha preso il fatto che i laziali in settimana avevano usato la sua immagine del derby d’andata (quella volta fu un solo pollice verso contro la Lazio) per caricarsi. "Io per primo non me la sono presa quando a Formello qualcuno ha utilizzato la mia foto in modo pungente per caricare i nostri avversari. In passato tanti giocatori anche biancocelesti, sono stati protagonisti di sfottò sopra le righe e festeggiamenti decisamente appariscenti". Poi la chiusura.
"La verità è che esultanze e sarcasmo bonario al termine della partita fanno parte del gioco e del clima vissuto dalla città intera per questa sfida sentitissima. Ora pensiamo alle prossime partite, la Coppa Italia e la Sampdoria, ci aspettano al varco. Ci faremo trovare pronti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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