Totti tormentone del derby «Farò di tutto per farcela»

Il capitano escluso dai 60 giocatori a caccia di un posto nel superteam d’Europa

Marcello Di Dio

da Roma

Il tormentone si trascinerà fino a sabato, anzi forse fino a domenica pomeriggio a poche ore dal fischio d’inizio. Ma nell’ambiente della Roma in molti sono convinti che Francesco Totti, alle prese con un infortunio alla caviglia destra, alla fine sarà in campo nel derby con la Lazio. «Come fa a saltare un appuntamento così?», è il messaggio che emerge dal tam tam radiofonico. Cauto ottimismo arriva anche dal medico giallorosso Mario Brozzi. «La prognosi la scioglieremo solo all’ultimo - dice - ma conoscendo Francesco non posso escludere che giocherebbe anche con una gamba sola. Impedirgli di disputare il derby è come togliere a me un piatto di pasta quando torno a casa la sera...».
Il giocatore vive la situazione in silenzio. Martedì, dopo la partita Roma-Valencia, si è sottratto abilmente ai microfoni dei cronisti che gli chiedevano il suo stato d’animo. «Ce la metterò tutta per farcela», l’unica frase strappata al capitano. Lui avrebbe voluto giocare anche la sfida di Champions, figuriamoci se vuole saltare la stracittadina. Che come ha sostenuto nell’intervista di domenica a Trigoria «non è una partita come le altre, specie per un romano che la gioca con grande orgoglio». Oggi Totti, che continua nel lavoro differenziato, sarà sottoposto a nuove sedute di hilt terapia, un laser ad alta intensità brevettato negli Usa efficace per ridurre infiammazioni e dolori ma anche i tempi di recupero. «Stiamo lavorando per averlo in campo, ma da parte della società non ci sarà nessuna pressione per costringerlo a giocare a tutti i costi», il giudizio del direttore sportivo della Roma Daniele Pradè, intervenuto ieri in Campidoglio insieme al presidente della Lazio Lotito all’iniziativa di Sky «Weekend Capitale».
Totti pensa a recuperare per il derby, ma intanto riceve un’altra bocciatura a livello internazionale. Già escluso dalla lista dei 50 candidati per il Pallone d’Oro, il nome del capitano della Roma non compare nemmeno tra i sessanta giocatori a caccia di un posto nel superteam d’Europa del 2006. Il campione del mondo e attuale capocannoniere della serie A non potrà essere votato dagli appassionati come miglior attaccante, perché nel suo ruolo la redazione di uefa.com gli ha preferito il compagno di nazionale Toni, ma anche Shevchenko, Drogba, Henry, Eto’o, Klose, Larsson, Kanoutè, Huntelaar e Villa. In compenso c’è però una buona fetta del gruppo azzurro che ha trionfato a Berlino il 9 luglio scorso: con il ct Lippi nella lista delle nomination compaiono i nomi di Buffon, Cannavaro, Materazzi, Grosso, Zambrotta, Gattuso, Pirlo e appunto Toni.
A Roma cresce l’attesa per la stracittadina: già sessantamila i biglietti venduti anche se difficilmente si arriverà al tutto esaurito delle stagioni passate. «Mi aspetto un derby leale, fatto solo di calcio - è la speranza del dirigente giallorosso Pradè -.

E sarà una bella partita perché Roma e Lazio sono due squadre che giocano al momento il calcio migliore del campionato». Da ieri intanto il difensore brasiliano Tiago Silva, classe 1979, ex Juventude, Palmeiras e Cska Sofia, è stato aggregato in prova al gruppo di Spalletti.

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