Pier Augusto Stagi
È un Tour che si sbriciola e perde i pezzi più pregiati della collezione mondiale del ciclismo. Dopo aver mandato a casa Basso, Ullrich, Mancebo e Vinokourov, il secondo, il terzo, il quarto e il quinto del Tour di un anno fa per le note vicende legate allinchiesta spagnola che sta facendo tremare lo sport spagnolo (a proposito, gli inquirenti non hanno ancora finito di analizzare un quarto del materiale in loro possesso, e pare che altri nomi di ciclisti saranno fatti nelle prossime settimane, ndr), ieri la corsa francese ha perso anche Alejandro Valverde, il numero uno del ciclismo mondiale (maglia bianca di Pro Tour, primo nella classifica a punti, ndr), che in questa Grande Boucle era dato tra i grandi favoriti per la vittoria finale.
Un Valverde sul quale aleggiava da tempo il sospetto come per Ullrich e Basso, per intenderci, dato che il suo nome figura nel dossier spagnolo denominato «Operacion Puerto», visto che ai tempi della Kelme (tre anni fa), anche lui era cliente del famigerato ginecologo delle Canarie, Eufemiano Fuentes, figura di riferimento di tutta linchiesta.
Valverde cade e si ritira, con la frattura della clavicola destra, come lo statunitense Fred Rodriguez (anche per lui frattura alla clavicola) e l'olandese Erik Dekker, che ha riportato ferite al volto. Per quanto ci riguarda ieri Damiano Cunego ha lasciato per strada 12 rispetto ai migliori. Mentre Filippo Pozzato è giunto con un altro passivo molto pesante: oltre 18 minuti. Soffre di problemi intestinali e oggi potrebbe anche decidere di non ripartire.
Passando alla corsa, due giorni fa ha visto svanire il suo sogno a soli duecento metri dal traguardo, ieri ci ha riprovato con coraggio ed è stato premiato. Il tedesco Matthias Kessler ha regalato alla T Mobile la formazione decapitata dallallontanamento di Ullrich - il primo raggio di sole dopo giorni difficili, imponendosi nella terza tappa del Tour de France: il suo scatto ai piedi del Cauberg ha fatto la differenza e gli ha permesso di conquistare un successo importante.
Alle sue spalle, esultante, il compagno di squadra Michael Rogers che ha preceduto il sempre brillante Daniele Bennati.
Sorpreso dalla velocità del gruppo, il norvegese Thor Hushovd che ha accusato un distacco di 15 secondi, è stato costretto a cedere le insegne del primato al campione del mondo Tom Boonen, quarto, che oggi potrà ricevere l'abbraccio dei suoi tifosi a Huy con la maglia gialla idealmente indossata sopra a quella iridata.
Oggi quarta tappa, 219 km da Huy a Saint Quentin con la carovana che tornerà in Francia al termine di una tappa che sulla carta non presenta alcuna difficoltà.
Per quanto riguarda linchiesta spagnola, lavvocato Martelli, ha ricevuto nella tarda serata di ieri la documentazione, che adesso dovrà essere valutata con la massima attenzione, per decidere limpianto della difesa.
«Vincerà altri cento Tour de France. Sono certa che Ivan ne uscirà a testa alta». Così Elisa Basso, nuova «meteorina» del Tg4, commenta sul numero in edicola di Chi l'esclusione del fratello Ivan dal Tour de France.
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