Da una parte Pierre, 16 anni. Dallaltra Harry e i suoi tutori legali sotto forma dellautrice JK Rowling e delleditore Gallimard. Di Pierre non si conosce il cognome; di Harry sì: Potter. Pierre fa semplicemente lo studente liceale nella cittadina francese di Aix en Provence. Vuoi mettere con Harry Potter, il maghetto più famoso (e, per alcuni, più antipatico) del mondo? Per colpa di Harry il povero Pierre si è fatto una notta in gattabuia. Motivo: aver messo in rete la traduzione in francese dellultimo libro della saga dellocchialuto eroe della scuola di Hogwarts. Un gesto di web-pirateria a buon fine, quasi un tributo di un giovane fan dinanzi al settimo mattone cartaceo, conosciuto anche come «HP7».
Non lavesse mai fatto: appena la traduzione dei primi capitoli è apparsa in sito, si è scatenata la caccia al pirata. Dopo luscita della blindatissima edizione inglese di «Harry Potter e le reliquie mortali», avvenuta il 21 luglio in tutto il mondo, Pierre aveva completato lopera. Secondo Le Parisien, il lavoro «quasi professionale» compiuto dal baby traduttore aveva stupito e messo in allarme gli investigatori sguinzagliati dai depositari ufficiali (anzi, editoriali) del verbo potteriano che pubblicheranno a ottobre la traduzione autorizzata. La caccia al criminale informatico-letterario è stata serrata. Ma alla fine lo speciale nucleo «bestseller» della gendarmeria francese ha individuato il colpevole, piantandogli la lampada in faccia.
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