Traffico, ambiente e occupazione: ecco le tre sfide dell’anno che verrà

Milano ferita, è pronta a voltare pagina. Negli ultimi mesi è stata provata da eventi che l’hanno fatta tornare con la mente a brutte pagine del passato. Prima l’attentato alla caserma Perrucchetti, il 12 ottobre. Poi le tensione all’università: gli scontri tra centri sociali e Cl alla Statale, l’ordigno esploso alla Bocconi. E quelle in piazza: i fischi degli antagonisti il 12 dicembre in piazza Fontana, mentre le istituzioni celebravano i 40 anni dal tragico attentato accanto alle famiglie delle vittime. Il giorno dopo, l’aggressione al premier Berlusconi dietro al Duomo. L’ultimo episodio che ha fatto salire il clima di paura e insicurezza, l’allarme bomba a Malpensa martedì scorso. «Milano saprà superare le tensioni e le manifestazioni di violenza, c oglierà i segnali positivi di dialogo politico che si stanno aprendo a livello nazionale», è convinto il sindac Letizia Moratti.

Impegnata come il governatore Roberto Formigoni (che nel 2010 si rigioca la sfida per il Pirellone) e il presidente della Provincia Guido Podestà, nelle grandi sfide per la città: un’aria più pulita, l’uscita da una crisi che ha lasciato sul terreno tanti posti di lavoro, la costruzione di un’Expo che passa anche dalla realizzazione di strade e grandi opere. E dal gioco di squadra tra le istituzioni.

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