Traffico, i commercianti bocciano l’Ecopass "allargato": troppi divieti

L’Unione del commercio: "No alla città dei dazi, deve essere più fruibile non un luogo che vive di troppi divieti". Il sindaco: "Mai andati avanti da soli, sentiremo anche la loro voce". Croci: "Un tavolo di confronto è già aperto"

Traffico, i commercianti bocciano 
l’Ecopass "allargato": troppi divieti

La premessa è quasi ovvia: le imprese non vanno ostacolate. Poi il presidente dell’Unione del commercio Carlo Sangalli snocciola le cifre di una crisi che non risparmia Milano e tra le strategie per risollevare i bilanci dice «no a una città di dazi». Chiede di «applicare il buon senso» ed evitare «ulteriori allargamenti, non programmati e non condivisi, dell’area Ecopass, che già crea una barriera psicologica per molti all’entrata in città». Richiesta che parte dal palco dell’assemblea generale dell’associazione, in platea il sindaco Letizia Moratti e i presidenti di Regione Roberto Formigoni e Provincia Filippo Penati. A tutti e tre chiede «un patto per rilanciare la fiducia e la crescita economica di Milano», ma è al primo cittadino e all’assessore alla Mobilità Edoardo Croci che ha ribadito la necessità di «una città fruibile e ospitale, non un luogo che vive di divieti». E pure quella di «regolamentare» e non «vietare» la circolazione dei furgoni per il carico-scarico che il Comune vorrebbe vietare nelle ore diurne. Ma «è grave l’insufficienza di aree per lo scarico» ed è «ancora assente un sistema urbano di piattaforme logistiche».
Il sindaco Letizia Moratti assicura che quando verrà fatta la consultazione sugli sviluppi di Ecopass (e l’allargamento dell’area sarà tra le ipotesi su cui i milanesi saranno chiamati a dire la loro in estate o a settembre) «ascolteremo naturalmente anche la voce dei commercianti, non siamo mai andati avanti unilateralmente». Anche l’assessore Croci puntualizza che «con l’Unione del commercio è già aperto un tavolo di confronto e andremo avanti su questa strada».
Mobilità a parte, i commercianti chiedono un accesso più facile al credito, meno burocrazia. L’Unione fa presente che le imprese stanno tenendo fermi i prezzi al consumo anche se negli ultimi 12 mesi l’inflazione è scesa dal 3,1 per cento del 2008 allo 0,7% del 2009. L’occupazione «tiene», (-0,5% su oltre 320mila lavoratori) ma un’indagine a campione su quasi 900 aziende associate rivela che negli ultimi sei mesi il 66% ha avuto più difficoltà a pagare i fornitori, l’82% l’ha rilevata dai propri clienti, il 70% delle aziende ha aumentato i ricavi con vendite di fine stagione, promozioni e sconti, la metà invece ha avuto difficoltà ad accedere al credito bancario. Per dare una mano alle imprese in crisi, da oggi Unione del commercio ha attivato un numero verde anticrisi. Potranno chiamare gratis l’800775000 (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 17) per avere informazioni e dritte agli incentivi in campo per superare le difficoltà economiche. In 24 ore l’imprenditore verrà richiamato e per le questioni più complesse verranno fissati incontri.


E contro la crisi, ieri il sindaco ha incontrato l’assessore al Bilancio Giacomo Beretta per dare un’accelerata al pacchetto di azioni messo in bilancio per il 2009 (erano previsti 39 milioni). Entro un mese dovrebbe partire il bando per aiutare le giovani coppie in mobilità a pagare il mutuo, creando un fondo a rotazione. Previsti nuovi sostegni all’affitto, incentivi per artigiani.

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