da Ginevra
Prosegue il momento no del trasporto aereo. Nove giorni dopo il disastro del Boeing della compagnia cipriota Helios, costato la vita a 121 persone, ieri una nuova tragedia dei cieli è avvenuta al confine tra lItalia e la Svizzera. Protagonista, questa volta, un aereo da turismo, tipo Cessna, che si è schiantato contro il passo alpino del Sempione. Delle quattro persone a bordo del veivolo, nessuno è sopravvisuto allo schianto.
Decollato alle 14.52 da Locarno, nel cantone del Tessin, laereo turistico era diretto a Friedrichshafen in Germania. Quaranta minuti circa dopo la partenza, mentre il velivolo, un monomotore a elica, stava sorvolando la Svizzera, qualcosa è andato storto. Per la polizia è ancora presto per stabilire cosa sia successo esattamente, ma testimoni che si trovavano sul posto al momento dellincidente hanno confermato di aver visto laereo cadere in picchiata. Altri hanno detto che il pilota doveva aver perso completamente il controllo dellaereo. Alle 15,40 lo schianto, avvenuto fra il passo del Sempione e Sempione-villaggio, sul versante sud, a circa cinque chilometri dalla vetta, nel Vallese.
Difficile ipotizzare le cause della tragedia, sulla quale è stata aperta uninchiesta. Alcuni specialisti dell'Ufficio d'inchiesta sugli infortuni aeronautici, inviati immediatamente sul posto, hanno escluso la possibilità che centri in qualche modo londata di maltempo che sta mettendo in ginocchio lEuropa centrale, e in particolare la Svizzera, come invece era stato ipotizzato in un primo momento. Ieri pomeriggio, infatti, nel luogo dello schianto il tempo era bello, fatta eccezione per qualche nuvola. È possibile piuttosto che il velivolo sia stato risucchiato da una corrente: la zona è infatti tristemente conosciuta per le forti correnti discendenti.
Nessuna notizia invece è stata fornita ieri riguardo alla nazionalità delle quattro vittime, i cui corpi sono stati estratti senza vita dalla carlinga del monomotore. Quel che si sa, invece, è che il monomotore era stato immatricolato nella Repubblica Ceca, secondo le prime rilevazioni della polizia cantonale. Esclusa anche lipotesi che laereo fosse entrato nello spazio di competenza italiano. La conferma è arrivata ieri dall'Ente nazionale per lassistenza al volo. Se lavesse fatto, la sua assistenza sarebbe stata a carico dallente italiano.
Tragedia solo sfiorata, invece, sempre ieri per un 737 della compagnia serba Jat ed un Airbus 340 della Air France che si sono quasi toccati ad oltre 10mila metri d'altezza nei cieli dellUngheria occidentale.
Sempre ieri il pilota di un altro 737 ha dovuto scendere di quota sotto i tremila metri e continuare a quell'altezza il volo da Salonicco ad Atene, con 93 passeggeri a bordo, per la segnalazione di un'avaria al sistema di climatizzazione (un problema analogo sembra sia stato all'origine dell'incidente del 14 dellaereo cipriota).
Altro momento difficile lo hanno vissuto i 162 passeggeri di un aereo della compagnia charter svedese Viking, diretto a Manchester, quando poco dopo il decollo dall'aeroporto di Heraklion, a Creta, l'aereo ha dovuto rientrarvi per un'avaria al generatore elettrico di bordo.
Ora gli esperti puntano il dito contro manutenzione insufficiente e sovraffaticamento di macchine e piloti come possibili cause degli incidenti nei cieli europei.
Tragedia sul Sempione Si schianta aereo: 4 vittime
Il Cessna era partito da Locarno diretto in Germania
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.