Transizione energetica

Svolta Ue sul nucleare. Ma è caos tra sinistra e ambientalisti

Il Collegio dei commissari europei inserisce gas e nucleare nella "tassonomia verde". Ma è scontro tra Lega e 5S

Svolta Ue sul nucleare. Ma è caos tra sinistra e ambientalisti

Gas e nucleare entrano a far parte della transizione ecologica. Il Collegio dei commissari europei adotta l’atto delegato sulla cosiddetta tassonomia verde, il regolamento che stabilisce i criteri di definizione delle attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale.

La vera novità riguarda il gas, ma soprattutto la ricerca e lo sviluppo del nucleare. Viene, quindi, promossa la realizzazione di impianti di nuova generazione, così come l’estensione del funzionamento delle attuali centrali, che però dovranno rispettare determinati parametri, in particolare per quanto riguarda lo smaltimento delle scorie radioattive. Gli stabilimenti dovranno utilizzare le migliori tecnologie disponibili, riconosciute fino al 2045.

Confermato, quindi, a parte qualche piccola modifica, quanto già anticipato nella bozza inviata agli Stati membri lo scorso 31 dicembre. Il provvedimento ora passa a Consiglio e Parlamento Europeo, che avrannofino a sei mesi per esaminarlo. “Pur restando gli Stati membri, pienamente responsabili delle proprie strategie energetiche”, come dichiarato dalla commissaria Maired McGuinness, la nuova etichetta Ue, però, divide la politica italiana.

Forza Italia ritiene la decisione fondamentale per il futuro del Paese. “Sosteniamo – dichiara la deputata Erica Mazzetti – l’inserimento di gas e nucleare nella tassonomia perché può rendere più autonomi e stabili i paesi europei, a partire dal nostro che tanto soffre per il caro energia. La Commissione si è impegnata per una transizione ecologica più morbida, incrementale, meno traumatica, ricorrendo a due risorse energetiche più affidabili e meno intermittenti rispetto alle sole rinnovabili, che comunque meritano sostegno”. Per il responsabile energia del gruppo di Forza Italia alla Camera Luca Squeri, “gas e nucleare, sono inevitabili, ma serve una nuova strategia”. Dello stesso parere Fabio Berardini di Coraggio Italia che ribadisce l’urgenza di“un piano per rispondere alle esigenze degli italiani e neutralizzare gli aumenti del costo dell’energia nel lungo periodo. I bonus e gli stanziamenti una tantum non sono sufficienti”.

Un assist, in tal senso, anche dal leader della Lega Matteo Salvini, che dopo dichiarazioni del commissario McGuiness, afferma: "Più gas per pagare bollette meno care e avvio della ricerca sul nucleare pulito e sicuro. Bene l'Europa, ora il governo Draghi sia conseguente e abbandoni i no ideologici".

Non si ritrova su tali posizioni, invece, il gruppo dei socialisti e democratici al Parlamento Ud che indirizza una lettera al capo dell'Esecutivo, Ursula von der Leyen, e alla commissaria per i servizi finanziari, Mairead McGuinness, per esprimere la propria opposizione all'inclusione di gas e nucleare nella tassonomia verde. Lo si legge in una nota del gruppo, che si dice deluso per il mancato accoglimento di una loro proposta di compromesso che prevedeva la creazione di una categoria ad hoc, ambra, per tali fonti energetiche. "Un messaggio politico sbagliato, sia dal punto di vista ambientale che economico - commenta la vicepresidente del gruppo Simona Bonafè, firmataria della lettera insieme a Paul Tang”.

Una dura opposizione al nucleare arriva anche dai 5 Stelle. “Un passo indietro – sostiene in un tweet il presidente del Movimento Giuseppe Conte - che ignora le critiche degli esperti. Contrasteremo questa soluzione in tutte le sedi. Il futuro è nel segno di rinnovabili, risparmio energetico e tutela dell'ambiente”. Dello stesso parere anche i senatori pentastellati e alcuni esponenti dei grillini al governo, come la viceministra allo sviluppo economico e vicepresidente del M5S Alessandra Todde, che sostiene come la decisione della Commissione può essere ancora modificata dal Parlamento Europeo "che mi auguro la affronti senza ideologie". Per gli eurodeputati Fabio Massimo Castaldo e Laura Ferrara, “il nucleare è una fonte energetica non sicura, dispendiosa dal punto di vista economico e produce scorie che i cittadini non vogliono veder stoccate vicino casa". Anche in tal senso, considerando quanto sostenuto da Cingolani, che in Europa si è espresso in modo chiaro sul tema energetico, il Movimento, però, si potrebbe ritrovar su posizioni divergenti.

Per il il portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, la scelta della Commissione addirittura è condizionata da lobby, nonché dal diktat governo francese. L’ambientalista non manca di scagliare dardi nei confronti verso Cingolani, che a suo parere non si è schierato dalla parte di Spagna, Germania, Austria e di chi era contrario al nucleare. Per l’eurodeputato dei Verdi Ignazio Corrao si tratterebbe addirittura di “uno smacco all’Italia”. Sul tema gas, invece, arrivano stoccate ai vertici della Commissione da parte del capogruppo Leu al Senato Loredana De Petris che sostiene come il provvedimento sulla tassonomia “mette a rischio gli obiettivi che si era data l'Europa nella lotta contro i cambiamenti climatici: riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030 e azzeramento delle emissioni entro il 2050”. Per la collega di FacciamoEco Rossella Muroni con tale azione si va addirittura “ad annacquare il Green Deal”.

La scelta del Commissione, comunque, smuove l'intero mondo ecologista. Per Greenpeace, "la proposta antiscientifica dell'Unione Europea è il più grande esercizio di greenwashing di tutti i tempi”, mentre per il Wwf si rischia di utilizzare risorse in modo sbagliato. Mauro Albrizio, responsabile ufficio europeo di Legambiente, quindi, non esclude la mobilitazione.

"Per quanto riguarda il nucleare - spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale dell'associazione - stiamo parlando di una tecnologia di produzione di energia superata dalla storia, surclassata da tecnologie più competitive”.

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