Pedoni, automobilisti e appassionati delle due ruote: tre categorie in difficoltà (e in pericolo) per colpa delle buche stradali. I disagi maggiori si incontrano al l'incrocio tra le vie Alessandro Rimassa e Cecchi alla Foce. Lì ci sono da tempo due avvallamenti molto profondi del manto stradale, proprio nel tratto di attraversamento davanti al bar Molinaro. Gli ammortizzatori delle auto vengono messi a dura prova, con anzia e nervosismo dei conducenti; spesso ci sono pedoni che inciampano, rischiando cadute che potrebbero avere conseguenze anche gravi; e ci sono sempre motociclisti, ciclisti e scooteristi sempre a rischio. Denuncia furibondo un centauro: «Se non sono veloce a fare lo slalom con la moto per evitare le buche, rischiando ogni volta di slittare e cadere specie quando piove, finisco dentro a quelle buche che, come minimo, causano scossoni fastidiosi alla schiena e danni notevole agli ammortizzatori. È un pericolo gravissimo che nessuno rimuove». Gli fa eco una signora che segnala il pericolo che le buche rappresentano anche per anziani, disabili e bambini, più esposti ad inciampare in ostacoli insormontabili. «Proprio due giorni fa - racconta - ho notato una persona non vedente che ha attraversato la strada in questo tratto urtando le buche e sbilanciandosi tanto che, per un attimo, ho temuto che rovinasse a terra. È vero - aggiunge la signora - che le auto erano ferme al semaforo, ma chi è non vedente non può sapere quando scatterà il verde e deve affrettarsi. Le grosse buche, perciò, sono un ostacolo e una vera trappola per tutti, sia che abbiamo un mezzo di locomozione sia che vadano a piedi» commenta.
Lo stesso problema si presenta a chi attraversa di corsa appena vede scattare il giallo, perché il rischio di una storta rimediata tra l'asfalto e il bordo della piccola voragine è più che reale. Altra lamentela arriva da chi, per la fretta, ha infilato il piede nelle buche in un giorno di pioggia, inzuppandosi completamente le scarpe.Le «trappole» alla Foce
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