Il trappolone di Milly: un’altra lista Moratti

Per la prima volta nella storia della nostra città sulla scheda elettorale delle comunali ci saranno due Moratti tra cui scegliere, Letizia sindaco uscente e Milly consigliere comunale della lista Ferrante. Le due cognate, la moglie di Massimo, Emilia Bossi detta Milly, e la moglie di Gianmarco, Letizia, questa volta si troveranno a competere alle urne. Ieri la consigliera d’opposizione ha presentato la sua «lista civica Milly Moratti per Pisapia», simbolo una fetta di arancia, un nome che sembra scelto apposta per confondere un po’ le acque. Per rendere il confronto ancora più duro sembra che Milly avesse pensato di schierare al numero 2 della formazione un certo Umberto Bossi, ragioniere di Bergamo. Sarebbe bastato mescolare un po’ gli ingredienti per servire un velenoso cocktail, «lista Moratti - Bossi per Milano». Ma la mossa deve essere sembrata fin troppo azzardata allo stesso comitato elettorale della cognata, come viene soprannominata malignamente in consiglio, che ha resistito al fascino dal «fattore Bossi». Il rischio? Che i cittadini più disattenti e meno informati si confondessero provocando una periocolosa fuga di voti a sinistra.


Tra i nomi che sostengono la lista civica dell’arancia spicca Ada Marchetti Gigli, docente universtario e moglie del presidente del cda del Corriere della Sera Piergaetano Marchetti, il manager di Bruce Spingsteeen Claudio Trotta, Luca Magoni l’architetto che accompagna con le sue performance Elio e le Storie tese, il presidente del circolo Arci Bellezza Massimiliano Gaspari, i rappresentanti di alcuni comitati cittadini.

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