È salvo il Ciak, lo storico simbolo del cabaret milanese che lo scorso novembre aveva dovuto lasciare la vecchia sede di via Sangallo per trasferirsi in un tendone nell'area della Fabbrica del Vapore. Adesso però ha un nuovo nome: Ciakwebank.it. A salvare il teatro fondato da Leo Wachter è stato infatti il matrimonio con Webank.it- Banca popolare di Milano, che durerà tre anni.
«Senza questo sponsor avremmo cessato di esistere - spiega il titolare Gianmario Longoni - Paghiamo al Comune un affitto annuale di 140mila euro e i costi di gestione sono due volte e mezzo quelli del vecchio teatro». Nonostante le difficoltà, nei primi mesi della stagione il teatro ha accolto 30mila spettatori, il 60% dei quali tra i 18 e i 25 anni.
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